Seveso – 10 luglio 1976

Il 10 luglio 1976 una nube chimica tossica, sprigionatasi dalla fabbrica Icmesa di Meda, investì le cittadine di Desio e di Seveso. Il micidiale composto a base di Diossina provocò il maggior disastro ecologico mai verificatosi in un paese industrializzato. Il processo di decontaminazione è durato oltre 10 anni.
 
L’incidente avvenne alle 12:37, quando un reattore dello stabilimento destinato alla produzione di triclorofenolo esplose producendo una nube tossica che si spostò verso sud spinta dai venti. Una delle sostanze chimiche presenti in questa nube era la TCDD, il tipo di diossina più tossico, capace di causare tumori, gravi malformazioni ai feti, gravi danni alla pelle.
 
I danni alla salute degli abitanti di Seveso furono enormi, anche se non tutti di facile individuazione. Inoltre i danni sono stati molto duraturi e sono andati avanti nel corso dei decenni, con malformazioni dei feti e malattie gravi.
 
L’incidente di Seveso segna un prima e un dopo nell’industrializzazione dell’Italia. Dopo Seveso inizieranno ad emergere con sempre maggior frequenza i frutti avvelenati della presenza di industrie sul territorio. Da lì trovò impulso anche l’ecologismo, con le prime battaglie per la protezione della salute e dell’ambiente.
 

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