Sawyer Europe

In un precedente post abbiamo parlato di come ci manteniamo idratati mentre camminiamo. Quando facciamo campo invece? Come filtrare abbastanza acqua per cucinare, lavare, bere e per l’igiene personale?
Esistono molti prodotti sul mercato ma, per assecondare la mia pigrizia (Marco), abbiamo deciso di far lavorare qualcun’altro anzi qualcos’altro: la gravità!!
La maggior parte delle soluzioni richiede che l’utente impegni tempo ed energia per ottenere acqua limpida. I sistemi che sfruttano la gravità fanno quasi tutto da soli: basta riempire una sacca con l’acqua sporca, collegare il filtro ed aspettare!

Ma cos’è “Sawyer 4L Water Filtration System”?
Il kit è composto da due sacche realizzate con un materiale molto resistente capienti 4 litri ciascuna (una grigia per l’acqua sporca ed una blu per quella pulita), il filtro a fibra cava (0.1 Micron) e tutti i tubi e moschettoni necessari.
Il filtro è in grado di rimuovere i sedimenti presenti nell’acqua (fango, sabbia etc.) ma soprattutto il 99.99999% dei batteri (come salmonella, cholera, leptospirosis e E.coli) e il 99.99999% di protozoa (come giardia e cryptosporidia) e un sacco di altre schifezze che confinerebbero il viaggio in bagno 😁
È importante sottolineare che il filtro non rimuove virus e nemmeno metalli pesanti e contaminanti chimici ma per fortuna nelle zone che abbiamo attraversato non c’erano questi problemi.
La vita utile è dichiarata per 1 milione di galloni… A voi la conversione ma ad occhio e croce più che abbastanza per i prossimi anni.
Quando il volume di acqua in uscita si riduce è possibile pulire il filtro con un semplice backflush ripristinando la velocità iniziale: si tratta di una operazione da effettuare poche volte quando si filtra spesso acqua particolarmente carica di sedimenti.

…e ora le nostre considerazioni
Le due principali ragioni per cui abbiamo scelto questo setup rispetto ad altri sono la velocità di filtraggio e la solidità delle sacche.
Una volta riempita la sacca grigia e collegato il tutto bastano dai tre ai quindici minuti per avere quattro litri di acqua filtrata, dipende dalla quantità di sedimenti presenti.
Abbiamo filtrato acqua che arrivava direttamente dal ghiacciaio così carica di sedimenti da risultare torbida, acqua che scorreva su cenere vulcanica così bianca da sembrare latte, acqua con retrogusto ferroso o solforoso per non parlare di pozzanghere ed abbeveratoi, pozzi e rigagnoli…mai un problema se non il dover fare qualche backflush!

Le sacche sono robuste e resistenti, le abbiamo trasportate appese allo zaino senza mai preoccuparci che potessero rompersi e hanno più volte fatto da taniche per il trasporto quando la fonte d’acqua era lontana.
Il principale difetto che abbiamo riscontrato è quello del peso/ingombro: la presenza di un rubinetto importante nella sacca blu aggiunge peso e riduce la possibilità di compattare il tutto per riporlo nello zaino. Ovviamente una parte del peso è dovuta al materiale con cui sono realizzate le sacche che le rendono solide ma anche pesanti…purtroppo robustezza/leggerezza raramente vanno a braccetto!

Lo portiamo ancora?
Sicuramente! La libertà di montare la tenda e cucinare mentre il kit fa il lavoro “pesante” è impagabile! La velocità e la capienza ci permettono di non dover lesinare sull’acqua usata e persino di offrirne agli altri escursionisti.
L’unica cosa che sostituiremo sarà il rubinetto della sacca blu (o direttamente tutta la sacca blu) alla ricerca di qualcosa di più leggero e meno ingombrante!

E voi? Cosa usate quando fate escursioni lunghe? Scrivetelo nei commenti!

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