Ritorno nella civiltà

La mattina ci svegliamo con un cielo coperto da nuvoloni.

Dopo tanti giorni di cielo blu e calore è quadi strano dover camminare con la maglia pesante.

Mancano pochi chilometri per uscire dai sentieri del Parco Nazionale Villarrica e ricollegarci ad una strada.
La maggior parte del percorso è in discesa, in boschi e prati coperti da bellissimi fiorellini arancioni.

Ad un certo punto il sentiero è bloccato da una decina di alberi caduti. Scavalcarli è troppo complicato.
Decidiamo allora di evitarli girandoci intorno passando nel bosco.
Vai vai vai… non troviamo più il sentiero!
Non capiamo dove abbiamo sbagliato, ma il sentiero sembra sparito.
Per fortuna, con il GPS riusciamo a rimetterci facilmente sulla traccia. Ma senza… sarebbe stato complicato. Per un attimo siamo stati completamente persi nel bosco.
A volte basta veramente poco 😐

Oggi la vegetazione è fitta e blocca i pochi raggi di sole.
Lenga, araucania, bambù.

Dopo pochi chilometri il sentiero si allarga e diventa una strada di terra battuta.
Cominciamo ad incontrare piccole casette abbandonate e alcune mandrie.
Pian piano si percepisce che la traversata nel nulla è finita, che stiamo tornando alla civiltà.

Ed ecco che all’improvviso ci troviamo di fronte un ponte, nuovo nuovo! E pochi metri oltre incontriamo gente che sta lavorando per la costruzione di un campeggio. E lì, a pochi metri… la strada.
E inizia a piovere 😂 Per una volta abbiamo avuto giornate meravigliose e la pioggia a fine trekking 😂
La traversata del Villarrica è terminata.

Ora dobbiamo raggiungere il primo paesino sulla strada.
E appena raggiunto, cosa facciamo?
Ci lanciamo in un ristorantino e ordiniamo due mega-hamburger 😂
Peccato che le patatine erano finite 😂

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