Ci concediamo due giorni di riposo sul Mar Morto.
Siamo spossati. Piedi, gambe e schiena non fanno male, ma noi siamo senza energie.
La prima notte dormiamo 14 ore filate. Abbiamo bisogno di riposo.
La mattina voglio fare il bagno nel Mar Morto. Sperimentare se davvero si galleggia così facilmente 😊
Trovare una spiaggia pubblica è quasi impossibile. Tutta la costa è privata, in mano a catene di alberghi internazionali che accolgono tour e turisti per vacanze mega lusso.
Finalmente ecco un pezzo di mare accessibile 😍
E non c’è nessuno; siamo qui soli soletti. Posso mettermi in mutande e reggiseno, senza troppi problemi legati a differenze culturali… e via… in acqua 😂
Galleggio 😂 alzo le mani e senza fatica si sta a galla 😂
Anzi… faccio fatica ad abbassare le gambe. Che strana sensazione.
Assaggio una goccia di acqua di mare. È salata ed amara. Brucia le labbra, sembra di avere in bocca del peperoncino.
I muscoli si rilassano e passerei ore a galleggiare nel mare. È tutto così tranquillo.
Quando esco e provo ad asciugarmi mi rendo conto che la pelle è coperta da una patina oleosa che non riesco ad asciugare. Avevo letto che l’acqua del Mar Morto è ricca di sali e olii, ma non credevo lasciasse un tal residuo sulla pelle 😱
E man mano che la pelle si asciuga e l’acqua evapora, mi trovo la pelle coperta da una patina spessa di sale che brucia la pelle.
Di corsa in camera per una doccia rinfrescante, e poi crollo addormentata per tutto il pomeriggio.
Siamo a 400 metri sotto il livello del mare, il punto più basso della terra, e anche le mie riserve di energie sono allo stesso livello. Finite. Ho bisogno di dormire e lasciare che corpo e muscoli si rigenerino.