Eccoci ☺Non siamo dispersi… ma abbiamo appena concluso una settimana molto intensa, durante la quale non abbiamo avuto molto tempo per scrivere o pubblicare foto. Poi, tornati a casa siamo stati sommersi dal lavoro arretrato 😱
Dove siamo stati?
A Valpromaro, un piccolo paesino vicino a Lucca, da dove passa la Via Francigena.
A fare cosa?
Gli Ospitaleri Volontari presso la “Casa del Pellegrino di Valpromaro”.
Una casa in pietra, un grande salone centrale con tavoli e sedie, una cucina, un dormitorio al piano terra e altri tre al primo piano, tre bagni, e un bellissimo giardino con panche e tavoli, a fianco di un piccolo ruscello. Questa la Casa del Pellegrino di Valpromaro.
Per una settimana abbiamo accolto i pellegrini della Via Francigena, offrendo caffè, timbri, un letto, un pasto caldo… ma soprattutto il nostro tempo, ascoltando i loro racconti di Cammino, le loro esperienze e le loro emozioni.
Tantissimi pellegrini verso Roma e altri che, partiti da Roma, stavano tornando verso casa.
Alcuni in bici e tanti a piedi.
Molti italiani, francesi e svizzeri, ma anche Pellegrini dall’Olanda, Canada, Germania, Regno Unito, Giappone…
La giornata tipo di un Ospitalero?
La mattina, dopo aver preparato la colazione ai pellegrini in partenza, sistemiamo rapidamente le camere. Poi scaldiamo l’acqua per preparare una brocca di té freddo al limone, che raffreddiamo con ghiaccio, così che sia bello fresco per dissetare i Pellegrini che inizieranno a passare a breve.
Ed eccoli, i pellegrini accaldati e sudati 😬
“Volete una tazza di té freddo? O il timbro sulla credenziale?” chiediamo.
I pellegrini entrano, si siedono, si riposano, e iniziano a raccontarci del loro cammino e delle loro tappe. E dopo qualche tazza di té, sono pronti a ripartire verso Lucca ☺
È un costante via vai di gente 😂In certi momenti ci sono più di dieci pellegrini nel salone, e facciamo fatica a dedicare a tutti la giusta attenzione.
Nel pomeriggio il flusso di pellegrini rallenta. Chi arriva dopo pranzo solitamente decide di fermarsi.
Mostriamo loro il dormitorio, e dopo una doccia rigenerante si ricomincia a chiacchierare. Si percepisce la grossa necessità di condivisione. Vogliono sapere tutto di noi, e vogliono raccontarci tutto di loro. Tutte le loro esperienze sulla Via Francigena e sugli altri cammini.
Verso sera io inizio a sentire la necessità di un po’ di silenzio. Prendo quindi l’occasione della cena per rifugiarmi in cucina a preparare un pasto per i pellegrini, abbandonando Marco in soggiorno a continuare a chiacchierare 😂
Si cena tutti insieme e si attende l’arrivo di Mirko, uno dei responsabili dell’ostello, che consegna a tutti i pellegrini un certificato di passaggio, in ricordo di Valpromaro 😍
Poi, si ricomincia a chiacchierare.
In un attimo il cielo è buio. Gli occhi si fanno pesanti e la stanchezza di Pellegrini e di noi Ospitaleri diventa evidente. Prima delle 22 siamo già tutti sotto le lenzuola a dormire.
E il giorno dopo… si salutano i pellegrini, ci si scambiano i contatti… e si ricomincia ☺
Cosa rimane?
In una settimana abbiamo accumulato decine e decine di racconti ed esperienze. Storie belle ed allegre, e storie tristi che lasciano amarezza. Ci sono state fatte confidenze e ci sono stati “donati” pezzetti di vita di tante persone che hanno voluto condividere con noi i loro pensieri.
Tante amicizie. Tanti ricordi. Tante emozioni.
In questi giorni abbiamo provato a dare ai Pellegrini tutto ciò che noi avremmo voluto ricevere durante i nostri cammini. Abbiamo provato a “restituire” tante delle gentilezze che noi abbiamo ricevuto e che tanto abbiamo apprezzato. Abbiamo fatto del nostro meglio per far sentire i Pellegrini “benvenuti”.
Speriamo di esserci riusciti… almeno un pochino ☺
E con voi che ci leggete vogliamo condividere alcuni dei “volti” di tanti nuovi amici Pellegrini, che abbiamo salutato augurandogli “Buon Cammino” ❤