Dopo una tranquilla notte al calduccio si riparte, questa volta in quattro: Alex, Francesco, Marco & me.
Si inizia costruendo un riparo di emergenza con il “tarp” (un semplice telo impermeabile). Leghiamo cordini e impariamo nuovi nodi. Usiamo le foglie secche per chiudere gli “spifferi” d’aria. Tagliamo legna per alimentare il fuoco. Costruiamo un reflettore per far si che il calore non si disperda.
Un’altra giornata intensa e ricca di informazioni e nuove tecniche.
Le previsioni meteo, che annunciavano neve, si sono rilevate errate (per fortuna, aggiungo io😝). C’è un bellissimo cielo blu. Tuttavia le temperature sono molto basse e ci aspettiamo che la notte si scenda sotto zero.
Prepariamo un fuoco che alimenteremo tutta notte, sia per scaldarci che per tenere lontani gli animali.
Più facile a dirsi che a farsi! Nonostante il bosco sia pieno di alberi caduti e secchi, tutta la legna è umida e fa fatica a bruciare. Una schiumetta bianca fuoriesce dal legno bagnato, facendo tanto fumo e poca fiamma.
Fortunatamente Marco identifica un albero secco ancora “in piedi” che con tanta fatica viene tagliato e che sarà più che sufficiente per tutto il week-end.
Felici per il nostro bel fuocherello, Alex inizia a cucinare, usando la sua mitica e pesantissima “padella di ghisa”, per la quale non perdiamo occasione di punzecchiarlo e prenderlo in giro. Quando però vediamo cosa è in grado di cucinare in quella padella e annusiamo il profumino della cena, ci dobbiamo ricredere 😋
Il bosco, nel buio della notte, cambia aspetto. La poca luce della luna e del fuoco creano strane ombre in movimento. Ogni scricchiolio si trasforma in un suono sconosciuto. Solo con il buio ci si rende conto che qualcosa potrebbe “andare storto” se non si presta abbastanza attenzione ai dettagli.
Potrebbe piovere e potrebbe alzarsi il vento. Il nostro riparo reggerà? Potremmo attirare l’attenzione degli animali del bosco. Potremmo perderci semplicemente allontanandoci a far pipì.
Il buio fa paura. Ci si sente vulnerabili.
Sono strane sensazioni, che fortunatamente il calore del fuoco riesce a mitigare.
Ma come vivo personalmente l’idea di dormire per terra in un bosco, al freddo, con solamente un telo sopra la testa?
Già abituata a dormire in tenda, la cosa non mi crea troppo disagio. Sono tranquilla, soprattutto perché in inverno non ci sono serpenti, di cui io sono terrorizzata.
In questi boschi ci sono cervi, volpi, cinghiali, lupi e orsi… Ma cosa volete che siano?
A me basta sapere che non ci sono i serpenti 😂
Dopo alcune ore davanti al fuoco a chiacchierare ed ascoltare Alex, Francesco e Marco esaltare le capacità di una certa “Survival Lilly” (una delle poche donne ad avere un canale Youtube con video di bushcraft e migliaia di followers), ci infiliamo nei nostri sacchi a pelo sperando di riuscire a dormire senza patire troppo il freddo e senza essere svegliati da orsi o lupi.
Buonanotte 😰😰😰