Tappa 27: St. Raphael – Le Muy (Francia) (18 km) – (570 km)

Salutiamo e ringraziamo Claire per l’accoglienza e la gentilezza dimostrata nei nostri confronti.
Claire fa parte dell’Associazione PACA, un’associazione di ex-pellegrini francesi che ha tracciato il tratto di cammino che collega Menton con Arles e cerca di aiutare i pellegrini su questo pezzo di cammino che, non essendo molto frequentato, spesso presenta difficoltà logistiche per le tracce e gli alloggi.

Claire ci accompagna a riprendere il cammino. Con il mare alle spalle già si sente la differenza di temperatura, niente magliettina oggi. Il termometro segna tre gradi e i prati sono brinati.

Il sentiero della GR653A è relativamente ben segnato; l’unico problema è che i “segni” vanno cercati. Sembra una caccia al tesoro… o meglio, una caccia ai segni. A volte le tracce sono per terra, a volte sui pali, a volte sulle pietre… serve veramente un occhio attento per vederli.

Attraversiamo un paesino che ha un intero edificio dedicato al Cammino. Peccato che l’edificio sia pieno di ragnatele e aperto probabilmente per l’ultima volta anni fa. Ma fuori c’è un bel cartello che indica i chilometri rimanenti per Santiago 😊 C’è anche una mappa che mostra due strade alternative nei prossimi chilometri. La studiamo ben bene e iniziamo a seguire le tracce. Peccato che ad un certo punto la traccia che stiamo seguendo finisca contro una recinzione! Non c’è modo di andare avanti. Torniamo quindi sui nostri passi per seguire l’altra strada. E questo è solo il primo bivio errato!!!

La giornata di oggi non eccelle certo per paesaggi e scenari. Niente sole sul mare, niente colline o montagne, niente corbezzoli!!! Solo un continuo camminare per raggiungere la città successiva. E in mezzo sbagliamo strada un po’ di volte e ci troviamo ad attrersare una discarica a cielo aperto… un campo nomadi dove c’è puzza d’alcol e due cagnetti microbici ci inseguono e cercano di mordere le bacchette… e poi sbagliamo di nuovo strada e finiamo per un paio di chilometri a bordo superstrada con un marciapiede quasi inesistente che ci costringe a camminare quasi nella ruggia… e quando finalmente siamo fuori dalla superstrada e sereni torniamo sul sentiero, ecco una baraccopoli stile favelas brasiliane! Spray al peperoncino alla mano, acceleriamo il passo e attraversiamo.

Insomma, non è la classica giornata di piacevole cammino… anzi… è un cammino abbastanza stressante. Probabilmente se non avessimo sbagliato strada la giornata sarebbe andata meglio, ma oggi la segnaletica del cammino era veramente poco chiara.

E finalmente eccoci a Le Muy, un piccolo paesino senza carattere, dove la popolazione sembra composta al 98% da nordafricani.
Ma ora il problema maggiore!! Dove dormiamo???? Ieri Claire ci ha detto di provare a chiedere alla Parrocchia. Suoniamo, chiediamo, ma il parroco (anche lui africano) ci dice che non ha posto in parrocchia.
Procediamo quindi con il piano B, un “ostello” nelle vicinanze. Il signore che risponde alla porta è scorbutico e infastidito dal fatto che lui stava dormendo e lo abbiamo svegliato… in effetti anche Marco svegliato durante il pisolino pomeridiano non sarebbe di buonumore 😂

Ci fa vedere la camera. Basica, ma terribilmente costosa! Basico non è un problema, il prezzo si!!! Non sappiamo cosa fare. Da qui alla città dopo sono 21 km e comunque non sapremmo dove andare a dormire, così senza preavviso. E quindi qui restiamo…

E non c’è neanche il wifi per condividere tutto questo con voi 😂 e leggerete il tutto con un giorno di ritardo 😂

 

Un commento:

  1. dicevo di portare una tenda…prrr

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