La mattina ci svegliamo e, stranamente, non c’è vento. Incredibile!!! È così strano camminare senza un filo di vento. Ci si può fermare senza sentire freddo e fare foto senza aver paura di veder volare via il cellulare 😀
Ma la Patagonia senza vento non è Patagonia, vero? 😱
Infatti, queste piacevoli ore senza vento le paghiamo poche ore dopo, con gli interessi 😱
Di colpo inizia a piovere. Due gocce, quattro gocce, il diluvio 😱 Oh… ma siamo fortunati!!! Diluvia senza vento 😂
Il tempo di appoggiare gli zaini, infilarsi i pantaloni antipioggia e il poncho, e già siamo fradici.
Pantaloni bagnati e mani gelide, ricominciamo a camminare.
Non c’è modo di fare pause o riposare. Nelle pampas non esistono ripari. Niente alberi, niente tetti, niente di niente.
Con questa pioggia è difficile anche controllare le mappe e infatti… riusciamo a sbagliare strada! C’era una deviazione che permetteva di risparmiare vari chilometri, ma camminando a testa bassa nella pioggia, non vediamo il bivio, e ci troviamo su una strada più lunga.
Sembra di non arrivare più!!!
Finalmente raggiungiamo il punto in cui la stradina si immette sulla Ruta Nacional e qui, mezzi fradici e congelati, tiriamo fuori il dito e chiediamo un passaggio per Puerto Natales.
Purtroppo questa zona centrale è collegata spesso solo dalla Ruta National, senza alternative.
Onestamente, con freddo e pioggia, devo ammettere di essere contenta di essere a bordo autostrada e poter chiedere un passaggio 😞L’idea di camminare altre ore così è miserabile, senza scopo o piacere.
Purtroppo, fradici e coperti dai poncho, non dobbiamo avere un gran nell’aspetto. Infatti, nessuno si ferma 😱
Dopo una mezz’ora, ancora più infreddoliti, ecco un camion che trasporta automobili…. e rallenta!
“Salite!! E scaldatevi” 😊
Sono un centinaio di chilometri. Marco si lancia in chiacchiere infinite con il camionista 😌
In effetti, per Marco che è abituato a chiacchierare e chiacchierare, devono essere difficili questi giorni di cammino in solitudine, dove ha me come unico corrispondente per i suoi monologhi… e io spesso lo ignoro 😂
Quindi oggi può farsi un po’ di chiacchiere tranquillo.
Io invece osservo la strada… e penso. Sempre più perplessa.
Penso a due ragazze americane, che due anni fa hanno percorso questo nostro stesso cammino. Abbiamo letto il loro blog per trarre spunto sul cammino da seguire in alcuni settori. In alcuni casi abbiamo seguito le loro tracce, in altri casi abbiamo trovato tracciati migliori dei loro, che permettono di stare lontani dalle strade.
Questo tratto attuale è inevitabile. Loro hanno fatto la Ruta National e noi non abbiamo trovato di meglio.
Loro però hanno camminato a bordo autostrada per giorni, dicono.
Mentre stiamo al calduccio nel camion, osservo la strada. E mi chiedo “Ma veramente hanno camminato qui? E dove hanno campeggiato?”
Inutile negarlo, ho i miei dubbi 😒Chissà…
Chissà, forse sono state più coraggiose di noi… o forse solo più incoscienti!!! 😂
O forse hanno preso un passaggio e non lo hanno detto 😀
Sicuramente questo pezzo di cammino, che da Ushuaia permette di raggiungere l’inizio ufficiale della Greater Patagonian Trail, ha la sua dose di complessità; logistica soprattutto.
E così… con Marco e camionista che chiacchierano… e io che penso… arriviamo a Puerto Natales, punto di partenza per tutti coloro che vanno a visitare il famoso e ormai troppo percorso “Torre del Paine” 😊