Con la tappa di oggi dovremmo concludere la traversata del Parque Jeinimeni e raggiungere l’area di Conservation Patagonia, da cui si prosegue poi con la traversata della Reserva Tamango verso Cochrane.
Sono solo una decina di chilometri.
Ci alziamo con calma. Facciamo colazione e partiamo felici di sapere che oggi non ci sono fiumi da attraversare 😂
Il sentiero costeggia il fiume, ma dal momento che il fiume viene incanalato in un canyon, per noi è un costante salire e scendere.
Il paesaggio della vallata in cui siamo è bellissimo.
Lo sguardo si perde per chilometri e chilometri 😍
Dobbiamo attraversare per l’ultima volta il fiume.
Ma qui, già lo sapevamo, c’è un immenso ponte sospeso sul canyon 😊
Mentre lo attraversiamo il ponte si muove parecchio. Ma va bene così 😂Più divertente che guadare 😂
E che bello tenere i piedi al calduccio negli scarponi, anziché in acqua.
Un’ultima discesa rapidissima e in lontananza vediamo la “casa piedra”, una costruzione in pietra dove sappiamo che si può campeggiare e fare una doccia.
E poco oltre passa una strada.
Dopo giorni nel nulla più assoluto, completamente immersi in una natura incontaminata, siamo tornati alla civiltà 😊
Subito ci buttiamo sotto la doccia. Ne abbiamo bisogno 😂
Dopo doccia e cibo, iniziamo a chiacchierare con il ranger, per avere informazioni sulla seconda parte della traversata.
Purtroppo abbiamo una spiacevole sorpresa. Il sentiero che volevano seguire, indicato sulla GPT, è un sentiero “non autorizzato”. È vietato percorrere quella zona se non si ha un particolare permesso.
Che noi ovviamente non abbiamo 😐
L’unica via autorizzata è spostarsi in auto all’amministrazione del Parque Patagonia e da lì proseguire la traversata.
Cosa facciamo?
La tentazione è far finta di nulla e andare comunque sul sentiero non autorizzato. Abbiamo la traccia GPS.
Il ranger è nel suo ufficio, neanche lo saprebbe che siamo sul sentiero.
Dall’altra parte, ora che ci ha chiaramente detto che non possiamo, se dovessero esserci problemi sul sentiero o dovessimo incontrare delle guardie forestali, potrebbe essere un problema.
Alla fine decidiamo di seguire il suo consiglio.
Ci mettiamo a bordo strada, in attesa di un veicolo che ci porti all’amministrazione del Parque Patagonia e da lì proseguire.
E qui salutiamo Felipe. Non ha abbastanza cibo per proseguire con noi la traversata. E non c’è nessun posto dove fare acquisti. A malincuore deve tornare in paese.
E così, siamo a bordo di una piccola stradina ghiaiosa il attesa che passi un’auto.
Ma siamo nel nulla!!! E non passa nulla!!!
Io addirittura mi addormento 😂
Dopo circa due ore sentiamo il rumore di un motore.
Un’auto!!! Scattiamo in piedi… l’auto rallenta… ma purtroppo è già piena 😞 Non c’è posto.
L’attesa prosegue… e passano le ore… finché sentiamo un altro motore.
Tutti in piedi, con il dito fuori per chiedere un passaggio… e chi passa? È l’auto dei “Carabineros de Chile”.
L’istinto, appena vediamo che sono i Carabineros è di nascondere il dito e far finta di niente. E invece… si fermano e ci danno un passaggio 😂
Sono i Carabineros del posto di confine, che stanno andando in paese a fare scorta di cibo e benzina.
E così, verso sera, raggiungiamo la zona autorizzata di Parque Patagonia.
E qui, dopo tante settimane (da quando abbiamo lasciato Tierra del Fuego) rivediamo i Guanacos. Tantissimi. A decine. Bellissimi 😊