Parque Nacional Pali Aike

Ci troviamo di fronte ad una decisione difficile: come affrontare alcuni pezzi di strada di “Ruta National”, un po’ l’equivalente della nostra autostrada.

Quando in Italia abbiamo pianificato il percorso, cercando di evitare strade, ci siamo resi conto che per alcune tratte sembravano non esserci altermative, se non la strada.
Ci siamo però un poco illusi, pensando che, una volta sul posto saremmo stati in grado di raccogliere maggiori informazioni dalla gente che qui ci abita, riuscendo a trovare qualche stradina secondaria o qualche sentiero non tracciato.
La realtà è purtroppo diversa. Qui tutti i terreni sono privati, di immense Estancias (ranch) e tutto è cintato. Non ci sono sentieri.
L’unico modo è camminare a bordo della strada. Non c’è via di scampo… è l’unico tragitto disponibile. Oppure scavalcare le recinzioni ed entrare nelle proprietà private, senza sapere bene dove andare.

Temevamo questa situazione, qui ora, e anche un poco più a nord del Cammino.

Anche se l’idea ci piace poco, decidiamo che i pezzi di Cammino che implicano (senza alternative) di camminare a bordo della Ruta National, li faremo in autostop.
Non ci piace l’idea di camminare giorni e giorni a bordo autostrada, con poco margine, con auto e camion che vanno come pazzi, e poi dover pure campeggiare a bordo autostrada (tra la strada e le recinzioni).
Sarebbero giorni senza attrattiva, con il solo scopo di fare km, ma peggio di tutto sarebbero pericolosi 😞

E quindi, anche se un po’ a malincuore, decisione presa, ci mettiamo a fianco dei cartelli e chiediamo un paio di passaggi che ci permettono di bypassare la strada principale e arrivare in un punto in cui partono strade secondarie poco trafficate 😊

Trovare passaggi sembra facilissimo. La gente si ferma subito, felice di darti una mano e scambiare due chiacchiere. C’è una sensazione di fiducia, tranquillità e sicurezza incredibile. Qualcosa che purtroppo in Italia è andata persa da tempo 😢

Ed eccoci al bivio per il Parque Nacional Pali Aike, dove finalmente ricominciamo a camminare.
Il vento continua insistente. Mi chiedo se ci abitueremo mai a questo vento 😱

A tardo pomeriggio raggiungiamo il parco, dove decidiamo di riposare.
I ranger ci dicono che è proibito campeggiare dentro il parco… ma prima della sbarra, dietro la casetta dei ranger è tecnicamente “fuori” dal parco, e possiamo tranquillamente metterci lì 😊

Sistemati, decidiamo di lasciare gli zaini ed entrare nel parco per visitare la Laguna Ana, dove a volte ci sono anche dei fenicotteri.
I ranger ci dicono anche che in una delle piccole grotte vicino alla laguna c’è la tana di un puma, che è però molto difficile incontrare.

Mmm… innanzitutto non sono sicura di voler incontrare un puma, ma soprattutto mi chiedo quanto sia vero che ci sia un puma e quanto sia una mezza favola per mettere un po’ di brivido a chi visita il parco 😁

E via, ancora a camminare 😝ma senza zaino sembra di volare!!! Ci divertiamo a fare foto ad alcuni strani fiorellini, ma soprattutto a guardare i Guanacos, che probabilmente abituati alla gente, non fuggono via veloci. Rimangono tranquilli a brucare e ogni tanto alzano la testa per osservarci. Non si capisce se siamo noi che li stiamo studiando o viceversa 😍
Ci sono anche tantissimi Baby-Guanacos. Che meraviglia camminare da soli nel parco con questi animali che ci corrono intorno. Finalmente riesco anche a fotografarli 😊

La “Laguna Ana” è molto carina. Non ci sono fenicotteri questa sers, però il paesaggio è molto bello comunque, tutto circondato da fiorellini gialli.
Un po’ fuori dal sentiero incontriamo carcasse di animali e poco oltre escrementi di animali che non sappiamo riconoscere.

E poi… lo sguardo corre verso la grotta. E la mente fa strane associazioni… carcasse… escrementi… grotta… puma 😱
E lì, da soli nel nulla, l’idea che la presenza del puma fosse una bufala, adesso sembra quasi assurda. E se ci fosse veramente un puma?
Con tutti i guanaco che ci sono di certo non ha carenza di cibo, vero? E allora perché ci viene un po’ di pelle d’oca a guardare la grotta? 😀

Comunque, purtroppo o per fortuna (dipende dai punti di vista) il puma non lo vediamo 😂

Facciamo il percorso a rovescio, con i piedi che ormai fanno male, e arriviamo alla tenda, dove ci sediamo stanchi ma felici ad osservare un tramonto incredibile.
Il terreno si illumina e i colori prendono le forme di una cartolina. Rosso e arancione si fondono in centinaia di sfumature. Un dipinto magico tutto intorno a noi ❤

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