Incontri e dialoghi

La notte dormiamo come ghiri. Non c’è un filo di vento, e anche se ci fosse, stanchi come siamo, credo che non ce ne accorgeremo neppure 😂

La mattina ci svegliamo con calma e considerata la tranquillità del luogo decidiamo di fermarci qualche ora in più a riposare.
Con calma filtriamo l’acqua, cuciniamo un risottino e ci rilassiamo.
Anche il padre di Kilian se la prende comoda. E poco dopo mezzogiorno ci salutiamo perché stiamo percorrendo lo stesso sentiero, ma in direzioni opposte.

La tappa di oggi è corta e facile.
Dopo pochi chilometri di sentiero incrociamo una strada di terra battuta. La strada è in condizioni orribili e solo dei 4×4 possono passare.
Seguiamo la strada per alcuni chilometri, finché dietro di noi sentiamo arrivare un’auto.
È una coppia svizzera che ci chiede se vogliamo un passaggio. Caspiterina!!! È sempre difficile rifiutare un passaggio quando si fermano ad aiutarti 😂
Mancano però solo pochi km al punto in cui dobbiamo rientrare nel sentiero, pertanto preferiamo proseguire a piedi.

E per fortuna 😂Venti minuti dopo incontriamo la stessa auto che sta tornando indietro a retro 😱
Poco più avanti c’è un punto della strada in cui le buche sono così profonde e ravvicinate che non se la sente di passare. Quindi, in retro, sta tornando indietro ad un punto in cui riesce a girare e tornare su una strada migliore 😱

E noi… proseguiamo.
Passa un’altra mezz’ora, ed ecco il suono di un’altra auto.
Ci spostiamo e salutiamo l’auto che passa.
Ma appena ci supera, cosa vediamo? L’auto ha una targa italiana!!!
“Ehiiii… Fermati!!! sei italiano??? Ehiiiii… Italiaaaaa!!!!”

L’auto si ferma e abbiamo il piacere di conoscere Gianfranco, un pensionato italiano che vive in Portogallo e che da alcuni mesi sta viaggiando in Sud America.
Passiamo una piacevole mezz’oretta, in mezzo alla “strada”, a chiacchierare di viaggi e avventure.
Poi ognuno prosegue per la propria strada 😊

Pochi minuti dopo raggiungiamo la casetta dei ranger.
Qui la strada è bloccata da una barra.
Chiacchieriamo con il ranger. Ci facciamo dare informazioni sui sentieri che incontreremo nei prossimi giorni, e poi, una domanda sorge spontanea.
“Perché quella barra a bloccare la strada?” chiediamo.
Il ranger ci risponde che quella strada passa nel Parco Nazionale: “Chi usa la strada solo per arrivare al prossimo paese può passare, ma chi usa la strada per poi entrare a fare delle camminate nel parco o salire ai vari punti panoramici del parco, deve fermarsi a pagare il biglietto di ingresso al parco”
“Mmm… ok”. In realtà io sono ancora più perplessa di prima.
“Ma come fai a sapere se l’auto che passa da qui sta solo transitando o andando nel parco???” gli chiediamo.
E lui, sorpreso dalla nostra domanda, ci risponde: “Beh… glielo chiedo. Perché dovrebbero mentire?”
“Sai… magari per non pagare il biglietto?” gli diciamo.
E lui: “Ma noooo… figuriamoci… qui queste cose non succedono 😃” ci risponde.

In effetti 😂 queste cose succedono solo in Italia 😂 …o in Argentina 😂

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