Festival del Social Walking

Due mesi fa, durante una piacevole giornata estiva, Alberto Pugnetti di Radio Francigena – La voce dei cammini ci propone di partecipare al Festival del Social Walking per spiegare e dimostrare agli ospiti come preparare lo zaino “perfetto”. Spiegare cosa portare e sopratturto cosa non portare, in base alla tipologia di cammino/trekking/viaggio/spedizione.

Ed ecco qui… due mesi dopo.
Un po’ agitati e preoccupati. Noi sappiamo perfettamente cosa portare nelle nostre avventure, ma spiegare ad altri le nostre scelte o far capire le differenze tra varie tipologie di prodotti, non è facile.
Ne saremo capaci?

Il sabato mattina arriviamo a Milano. Ed ecco EastRiver, una vecchia “cascina” lungo la Martesana. L’ambiente è molto far-west; paglia sparsa ovunque, fieno e pallet per panche. Non sembra neppure di essere a Milano. C’è un’atmosfera particolare ma decisamente piacevole 😊

C’è fermento nell’aria. Preparazione del palco, prove audio, proiettore, allestimento gazebo e tavoli espositivi… si percepisce un grande entusiasmo da parte di tutte le persone che si sono occupate della logistica e l’organizzazione, da Radio Francigena al simpaticissimo team di ViaggieMiraggi e di Altreconomia

Finalmente diamo un volto anche ad Alberto Rossetti di Radio Francigena, che con tanta pazienza sempre “sistema” i nostri podcast

Iniziamo ad aprire gli zaini e mettere in mostra tutto il nostro equipaggiamento.
Insieme a noi c’è Kim Forniture Scoutt, che ha portato in esposizione tantissimo materiale utile e ci permette di mostrare soluzioni alternative a quelle che noi possediamo ed utilizziamo.

Le ore volano… ed ecco che le prime persone iniziano ad arrivare. Alberto apre ufficialmente il festival e poco dopo ci invita sul palco per parlare dei nostri cammini, dal Bergamo-Santiago e i problemi di convivenza quando si cammina con altri Pellegrini, alla Patagonia con la sua solitudine, spazi infiniti e natura primordiale.

Dopo di noi, nelle due giornate, salgono sul palco tantissimi altri camminatori, esploratori e scrittori, per parlare delle loro esperienze e conoscenze.

È una bellissima giornata di fine estate e un costante afflusso di persone partecipa al Festival, per ascoltare gli interventi e visitare i vari angoli tecnici, dall’angolo shiatsu di Serena Trotti, al banchetto libri di Altreconomia… al nostro 😉

Ci sono momenti in cui una piccola folla ci circonda. Ci siamo noi e Kim, ma spesso non riusciamo a seguire tutte le domande che ci vengono rivolte.
Marco si lancia in spiegazioni tecniche dettagliate e precise, al punto che anche lo staff di Kim Forniture Scout resta stupito dagli approfondimenti e dettagli tecnici che Marco è in grado di fornire sulle varie tipologie di materiali e prodotti.
Da come purificare l’acqua, con le differenze tra i vari filtri e sistemi di purificazione, ai materiali utilizzati per zaini, sacchi a pelo, abbigliamento, con i vari pro e contro. La gente resta affascinata e quasi ipnotizzata dalle sue spiegazioni.

Io sono invece circondata da gruppetti di persone che sono interessate a sapere cosa portare sul Cammino di Santiago. “Quale zaino hai usato? Quali scarpe? Cosa è fondamentale portare nello zaino?” sono le domande più frequenti.
Ma quasi sempre la conversazione divaga e si inizia a parlare dell’aspetto emotivo e psicologico dei cammini e delle spedizioni. Dalle paure di chi non ha mai intrappreso un cammino, alla sensazione di libertà che riempie l’anima quando si decide di partire.

…continua domani….

 

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