La mattina decidiamo di partire.
È una sezione molto isolata, senza sorgenti o possibilità di trovare acqua per due giorni, motivo per cui abbiamo gli zaini carichi d’acqua.
La discesa verso la Dana Biosphere Reserve, un’immensa riserva naturale nel cuore della Giordania, è meravigliosa. Uno dei paesaggi più belli del Jordan Trail.
Rocce rosse, verdi, bianche. Strane formazioni rocciose. Lo sguardo continua a perdersi nell’osservare il paesaggio. È incredibile 😍
Sembra di essere stati catapultati in un’era preistorica, e la leggera nebbiolina rende il paesaggio ancora più incantata. Manca solo di vedere un dinosauro che ci viene incontro nella valle.
Camminiamo insieme a Christopher, che si rileva un simpatico e piacevole compagno, con cui condividiamo tante idee su viaggi e cammini indipendenti.
Per la prima volta da giorni seguiamo un sentiero ben chiaro e definito. In discesa.
Sembra di volare, nonostante gli zaini carichi d’acqua.
Prima di mezzogiorno completiamo la tappa.
Considerata l’ora decidiamo di proseguire, ma il terreno comincia a complicarsi. La traccia sparisce completamente e si torna a camminare su un terreno fatto di rocce.
Nel tardo pomeriggio, non appena troviamo una zona adatta alla tenda, noi decidiamo di fermarci. Christopher invece ha fretta; ci salutiamo e gli auguriamo un buon proseguimento. Lui ha davanti a sé altri 9 chilometri di salita e noi temiamo di non riuscire a completarli prima del tramonto. Non dopo averne già fatti 27.
Cuciniamo e ci prepariamo a montare la tenda.
Siamo nel mezzo del nulla. Completamente soli.
Montagna rocciose dietro di noi, un’immensa distesa rocciosa davanti a noi, e di lato il letto asciutto di un fiume.
E per la prima volta durante il Jordan Trail le cose si mettono male e abbiamo un po’ di paura 😕….