Lasciamo Bardi e ci dirigiamo verso Borgo Val di Taro.
La mia sorpresa e meraviglia nel cambio repentino di paesaggio è costante.
La giornata odierna è caratterizzata dai boschi.
Sono boschi strani. Alberi altissimi che bloccano i raggi solari.
Vegetazione lussureggiante, che talvolta ricorda la giungla.
Sottobosco pulito, con ciuffetti di erbetta dal verde brillante.
Una leggera nebbiolina rende i contorni poco definiti.
E uno strano silenzio, interrotto di tanto in tanto dal cinguettio degli uccelli, rende surreale il paesaggio.
Ma la cosa più anomala è la sensazione di non essere soli.
Mi sento osservata; come se nel bosco ci fosse qualcun altro oltre a noi.
Qualcuno di invisibile che ci segue e ci osserva di nascosto.
Quando i raggi solari illuminano il paesaggio ho la sensazione di trovarmi in un bosco di fate. Mi aspetto di vedere un elfo spuntare da dietro un albero, o una fatina alzarsi in volo dell’erba piena di rugiada. È un’atmosfera carica di magia 😍
Ma appena il sole sparisce, le sensazioni e le emozioni cambiano. Il bosco fatato si trasforma in un bosco di streghe. Ed ecco che i ruderi diroccati che incontriamo sul sentiero diventano il rifugio della strega di Hansel e Gretel.
E subito tornano alla mente antichi racconti, di come queste zone fossero in passato popolate dai celti, con i loro antichi rituali. E successivamente dalle streghe, con le loro porzioni magiche, malocchi e cure miracolose 😱
Tanti racconti che si mescolano tra mito e realtà, che sarebbe curioso approfondire per capirne le origini. Non credete?
La tappa di oggi rimane comunque una tappa molto bella – fatata o stregata che sia – dove regna sovrana la pace e la serenità. Dove la mente può vagare, rilassarsi e perdersi in mille pensieri diversi.
Una tappa da fare e far conoscere 👍