Attesa… attesa… attesa…

La mattina ci alziamo presto, per trovare un passaggio verso il prossimo paese.

In strada ci sono già una decina di israeliani, seduti e stravaccati in strada a fare autostop. Conciati così ci credo che nessuno si ferma 😐
Ci spostiamo un po’ più avanti, ma ci rendiamo conto che la situazione è ancora più complicata di ieri.

Passano due/tre macchine ogni mezz’ora. Sono le auto che arrivano dal ferry. Delle sei auto che ci sono sul ferry molte si fermano nel paesino; poche quelle che proseguono. Alcune poi sono piene.
Risultato… nessuna si ferma.

Passa un autobus, ma è pieno anche lui.

Nel frattempo il numero di autostoppisti aumenta.
Non ce la faremo mai. Non c’è modo di lasciare il paese.

Nel tardo pomeriggio decidiamo che non ha senso aspettare oltre; rischiamo di dover dormire ancora qui e domani essere ancora nella stessa situazione.
Decidiami di camminare i quaranta km che ci separano dal prossimo paese.
Iniziamo a camminare. Quando passa qualche rara auto ci spostiamo e tentiamo di chiedere un passaggio.

Dopo un paio di ore, la fortuna ci sorride. Un camion che trasporta bancali si ferma e ci dice che ha posto solo dietro, insieme ai bancali, se ci va bene.
Ci va bene? Ceeeeertoooo 😂

E così, in serata raggiungiamo il paese di La Junta.
Mai avremmo pensato di sprecare un’intera giornata per fare 40 km. Pazzesco!!

E non è finita qui… perché domani abbiamo 75 km per raggiungere il porto. Incredibile!!!

Andiamo veloci all’ufficio turistico, per recuperare informazioni.
Scopriamo che c’è un minivan che percorre questa tratta la mattina presto. Ma va prenotato. Corriamo subito a cercare dove è il proprietario del veicolo e sperare ci siano due posti.
Fortuna vuole, c’è posto!!! Prenotiamo subito 😉

L’autista ci spiega che lui arriva al porto in tempo per prendere il ferry (ce ne sono solo due al giorno), ma il biglietto va acquistato prima e stampato.

La figlia invece dice che non serve il biglietto, perché è un ferry gratis per superare il pezzo di strada bloccato dalla frana. Decidetevi!!!!
Ogni volta che chiedi informazioni ti dicono qualcosa di diverso 😱 È estenuante.
Alla fine si giunge alla conclusione che il ferry è gratis, ma il biglietto va acquistato per riservare i posti, che sono limitati.

Va bene… prenotare possiamo farlo, ma dove troviamo una stampante? Sono stupidaggini, ma possono complicare tutto in modo esagerato.

Abbiamo la fortuna di trovare la biblioteca ancora aperta e chiediamo se possiamo stampare.
Certo!! E ci aiutano anche a prenotare…

Facile, no?
Eh no😢😢 Perché il sito di prenotazione del ferry dà errore! Non si riesce a prenotare😰
Pazzesco! Pazzesco!! Pazzesco!!! 😱

Dopo mezz’ora di tentativi e cambi di pc e browser desistismo. Andiamo a cercare un alloggio, con Wi-Fi, e tenteremo più tardi. Almeno a prenotare.
Per la stampa… boh… speriamo non facciano problemi.

Troviamo alloggio.
Dobbiamo avere un’espressione così distrutta che quando chiedo alla signora se posso usare la cucina per preparare qualcosa, lei ci guarda e ci dice “Perché non mangiate con noi? È quasi pronto… voi fatevi una doccia e poi condividiamo la cena”.
Che dire? Grazie 😊

Ceniamo e giochiamo un po’ con la loro simpatica figlioletta. E scopriamo che anche qui il gioco preferito dei bambini è nascondino 😂

È ora di ritentare a prenotare il ferry.
Se le cose vanno male, vanno male fino alla fine, vero?
Internet non funziona 😢
Non ci posso credere😢
Pazzesco!!!

Rinunciamo. Siamo stanchi ed è tardi.
Ce ne andiamo a dormire.
Domani alle sette abbiamo il passaggio prenotato per il molo. Per il ferry… non lo so.
Ci penseremo domani 😘

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