Eccoci a Lovere, piccolo borgo sulla sponda bergamasca del Lago d’Iseo, definito uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
Ad aspettarci troviamo Nadia, che aveva già camminato con noi durante il “Cammino da Bergamo a Santiago” e Luigi, che ieri ha visto il nostro annuncio “Cammina con noi” e ha deciso di partecipare alla prima tappa.
Siamo nella piazza centrale di Lovere, stiamo per partire e…. dove sono i triangoli rossi, simbolo di questo cammino? 😱
Gira… Cerca.. Guarda… non troviamo nessun segno 😱
Scoppiamo a ridere. Iniziamo bene 😂E per fortuna che doveva essere ben tracciata 😂
Grazie ad Antonio ed Andrea, che ieri ci hanno inviato le tracce GPS, troviamo l’inizio del Cammino.
Siamo tuttavia molto stupiti dalla mancanza di segnaletica… e la sera chiediamo spiegazioni ai due creatori: ci viene spiegato che l’amministrazione di Lovere, avendo un bellissimo centro storico, ha preferito proporre la creazione di targhe di marmo ad indicare il Cammino, che dovrebbero essere posate a breve ☺
I primi chilometri sono su asfalto, su stradine secondarie, e la vista del paesaggio del Lago d’Iseo dall’alto è così bella che ci si ferma spesso. Ed ecco anche apparire i triangolini rossi, su pietre e rocce, e piccoli adesivi rossi con all’interno una corona bianca, attaccati sui pali della segnaletica.
Giunti a Castelfranco si inizia a seguire un sentiero di montagna che ci porta, con una piccola deviazione dal tracciato di Carlo Magno, ad una creazione del designer americano Chris Bangle, creatore delle famose panchine giganti.
E quando dico “gigante” intendo gigante!!
Sembra di essere stati catapultati nei “Viaggi di Gulliver”. Per salire sulla panchina dobbiamo “arrampicarci” e una volta saliti la panchina ci inghiotte. Siamo piccolissimi 😍
Ci appoggiamo allo schienale e sprofondiamo nel relax totale, con il sole che ci scalda la pelle e l’indredibile paesaggio delle montagne della Val Camonica davanti a noi.
Io e Nadia resteremmo qui ore… ma dopo una lunga pausa dobbiamo proseguire 😞Si stava così bene qui 😂
Si scende, si attraversa un centro abitato e poi si torna a risalire, seguendo un sentiero di pietre con muretti a secco su un lato e la vallata sull’altro.
Questo sentiero ci porta al meraviglioso Lago Moro, una piccola perla di questa prima tappa. Lago dall’intenso colore blu circondato da montagne.
Il tracciato costeggia il lago, regalando bellissimi scorci, per poi raggiungere il paesino di Capo di Lago, sulle sponde del lago, dove ci sediamo e cadiamo in letargo per più di un’ora, ipnotizzati dal suono delle onde del lago.
Ormai manca poco per fine la prima tappa.
Seguiamo una mulattiera nel mezzo del bosco. Molto bella ma un po’ ripida, e in caso di pioggia richiede sicuramente attenzione (ci si può aiutare con alcune catene infisse nella parete di roccia e appoggiandosi alla staccionata che mette in sicurezza il percorso).
Da lontano sentiamo il rumore di una cascata, ma solo molti metri più a valle vediamo la sua origine: la Forra del Dezzo.
Un fiume dal colore azzurro turchino scorre davanti a noi. Deviamo nuovamente dal percorso principale per raggiungere la cascata. Vorremo andare oltre, vediamo una spiaggetta, ma il sentiero è crollato e troppo pericoloso.
Torniamo quindi sui nostri passi e proeguiamo verso Gorzone, con il suo castello e il parco di Luine con le incisioni rupestri, e da lì verso Boario Terme, famosa per le sue acque termali.
Ad attenderci ci sono Antonio ed Andrea, per l’intervista a Radio Francigena. E subito dopo incontriamo Loretta, una signora carica di entusiasmo ed energia, che ci porta a visitare il Parco delle Terme di Boario, raccontandoci aneddoti e informazioni sulla valle.
La cosa che più mi ha colpito è il racconto sulla biodiversità della Valla Camonica. Grazie ad uno strano microclima ci sono zone dove, in meno di venti metri si passa dalla vegetazione alpina alla vegetazione marittima. Ci ha parlato poi di una grotta privata, da cui si ha una meravigliosa vista sull’Adamello e sul Lago di Iseo e sembra che alcuni storici stiamo portando avanti delle ricerche per dimostrare che quel paesaggio corrisponde allo sfondo della Gioconda di Leonardo 😍
Che dire? La prima tappa del Cammino di Carlo Magno ci ha entusiasmato.
Ho cercato di riassumere… ma è stata una giornata così ricca che non sono riuscita a scrivere solo poche righe😍
A domani, per la tappa Boario-Breno 😘
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NOTA: potete ascoltare la versione di Marco attraverso i podcast su Radio Francigena, che trovate a questo link: http://bit.ly/2WhOi5e