Ha diluviato tutta notte, vento e pioggia intensa. Le previsioni davano “allerta arancione” ed infatti la notte il vento era così forte che il tetto in legno dell’ostello vibrava, sembrava quasi si potesse scoperchiare.
Camminare con questo vento, soprattutto nei boschi, è troppo rischioso. Stiamo valutando di fermarci qui in ostello, quando all’improvviso ecco che il vento sparisce e la pioggia rallenta.
E adesso? Che facciamo?
Controlliamo le previsioni meteo. Sembra che in mattinata pioverà, ma senza vento o temporali. Danno un peggioramento nel tardo pomeriggio.
Decidiamo quindi di partire.
La tappa di oggi, verso Olveiroa, è lunghetta; sono 34 km con parecchie salite. Abbiamo però trovato un ostello aperto dopo 20 km circa, che ci permetterà di fermarci nel caso il tempo peggiori.
I primi km di Cammino attraversiamo boschi di eucalipto. Bellissimi, anche se con la pioggia diventa difficile apprezzarli. Soprattutto durante alcuni scrosci belli pesanti.
Nonostante l’abbigliamento anti-pioggia siamo bagnati, a causa del sudore che non riesce a traspirare.
Ci sono alcuni punti del sentiero completamente allagati; sono piccoli fiumi. Io cerco di attraversarli saltellando e correndo, per lasciare le scarpe immerse il meno possibile. Stiamo mettendo a dura prova la parte impermeabile delle nostre scarpe. Ma per fortuna per il momento i piedi sono asciutti.
Camminare con la pioggia è difficile. Si accelera il passo e si guarda in basso.
In questi momenti mi chiedo veramente chi ce l’ha fatto fare di metterci in Cammino… ma poi mi vengono in mente tutte le persone che hanno camminato con noi e ci hanno donato un pezzo del loro cuore, raccontandoci le loro storie e confidandoci il perché questo Cammino è importante per loro. Chi ci ha chiesto di portare una preghiera, chi ci ha dato un piccolo oggetto da liberare all’oceano, chi pensa a noi tutti i giorni, chi ci vuole bene, chi sta camminando virtualmente con noi e vive il Cammino attraverso i nostri racconti.
Mi torna in mente la bandiera della Pace che porto nello zaino, con tutte le firme e i messaggi scritti lì sopra…
Il Cammino fino a Santiago è stato per “Cuore di Donna”, ma il pezzo verso l’oceano è per tutte queste persone che hanno creduto in noi e ci hanno donato una parte dei loro ricordi ❤
E quindi… anche con la pioggia, si prosegue!
Verso mezzogiorno c’è una piccola schiarita, purtroppo di breve durata. Infatti, una mezz’oretta dopo la pioggia riprende.
Quando manca circa un km all’ostello aperto (quello dopo 20km) e noi siamo indecisi su cosa fare (proseguire o fermarci?), il meteo decide per noi!!!
Inizia a grandinare 😱
Fradici e infreddoliti, ci rintaniamo nel bar dell’ostello e qui per oggi ci fermiamo.
Dopo un po’, ecco sopraggiungere anche una coppia svizzera, una coppia coreana, e… sorpresa immensa… Henrich! Il ragazzo tedesco vegano, con cui abbiamo fatto qualche tappa tre settimane fa. Che sorpresa incontrarlo ancora! Ed ora è qui con il padre, che lo ha raggiunto a Santiago per fare qualche giorno di Cammino con lui.
La copia coreana è indecisa se proseguire o meno. Stanno per rimettersi gli zaini… ed inizia una seconda grandinata, ancora più violenta della prima. La ragazza corre fuori, sotto la grandine, a cercare di raccoglierla sulle mani. Dice che è la prima volta che vede la grandine. È emozionata 😊
E ovviamente si fermano qui 😂
Ora siamo tutti davanti al camino acceso, a goderci la tempesta esterna, felici di esserci fermati qui al calduccio ❤
PS: oggi pochissime foto. Le prime fatte alla partenza e le ultime fatte al riparo nel bar. Ho dovuto mettere il cellulare in un contenitore stagno, per non rischiare di allagarlo 😱
Le ultime tappe più travagliate … così restano ben impresse nella memoria ^-^
È poi non avesse fatto brutto non avreste reincontrato il ragazzo tedesco … Non avreste collaudato bene la tenuta stagna delle scarpe … beh in questo momento non mi viene in mente nessun altro aspetto del bicchiere mezzo pieno per consolarvi ^-^
Che emozione leggere queste righe di viaggio cammino con voi GRAZIE per tutto questo, posso chiedervi un gentilezza , arrivati davanti all’Oceano potreste gridare a squarciagola il nome dell’amore della mia vita morto per un tumore a soli 51 anni proprio il 2 Marzo di un’anno fa’ . Grazie mille