Tappa 8: Casatisma-Gravanago (22 km) – (173km)

Siamo in un paesino di 50 anime (ma forse anche meno) in cima ad una collina dell’oltrepo pavese. Siamo stanchissimi; abbiamo avuto una giornata decisamente impegnativa, con tratti di strada e imprevisti che non ci aspettavamo. Ovvio, se ce li fossimo aspettati non sarebbero stati “imprevisti”.

Ma cominciamo dall’inizio.
Carlo e Marilena, da cui abbiamo dormito stanotte, dopo un’abbondante colazione ci accompagnano nel punto di incontro della tappa odierna. Difficilmente ci sarà qualcuno e invece poco prima della partenza vediamo un’auto che accosta e scende una coppia che dice di aver letto l’articolo di giornale della provincia pavese che parla di noi. Poiché devono andare a Casteggio, a quattro km da Casatisma, ci accompagnano per quel pezzettino.

Abbiamo due alternative: seguire la statale oppure una traccia GPS che ho trovato su internet e costeggia il fiume. Optiamo per questa seconda possibilità: il primo pezzo di strada sterrata è piacevole… finché ci troviamo davanti un piccolo torrente da guadare. L’acqua è molto bassa e con i nostri scarponi potremmo anche farcela, ma la coppia che ci accompagna ha delle normalissime scarpe da ginnastica e non potrebbe guadare. Decidiamo quindi di proseguire diritti, ma dopo pochi metri finiamo in un campo arato, pieno di fango. Forse sarebbero state meglio le scarpe bagnate rispetto ad averle tutte infangate?
Diciamo che quei 300 metri di fango sono stati premonitori di quanto ci è successo nel pomeriggio.

A Casteggio salutiamo la coppia che ha camminato con noi e proseguiamo. Il cielo è chiaro e si vede addirittura il sole; il paesaggio cambia ed iniziano ad apparire vigneti, colline, chiesette e castelli in cima alle colline. Mentre percorriamo una stradina, una jeep accosta, si affaccia un ragazzo e ci chiede “Siete voi i due che vanno a Santiago? Ho letto di voi sul giornale!!! Volete un passaggio?”
Le tentazioni del Cammino!!!! Ovviamente rifiutiamo, facciamo due chiacchiere e ripartiamo.

Cammina cammina… abbandoniamo la strada asfaltata per seguire un sentiero. Non è un sentiero molto ben tenuto ma comunque percorribile. Peccato che man mano che proseguiamo il sentiero peggiora, e peggiora, e peggiora. Ci troviamo in mezzo al nulla, su un sentiero che una volta era un sentiero ma ora non lo è più. Sembra esserci stata una frana e poi dei mezzi pesanti sono passati per spianare. Il terreno è estremamente fangoso, stiamo scollinando ed è tutta salita. Ogni passo avanti ne facciamo due indietro tanto il terreno è scivoloso. Per fortuna abbiamo delle ottime scarpe e bastoncini da trekking. Ad un certo punto controllo la traccia GPS e ci rendiamo conto di oltre ad essere in mezzo al nulla abbiamo anche preso una svolta sbagliata. Dobbiamo tornare indietro. Nel fango vediamo tantissime impronte di cinghiali. Sulla mappa c’è indicato un piccolo laghetto: e se fosse esondato e il sentiero fangoso fosse sommerso? Tutto intorno sono boschi. Non sappiamo cosa fare? Tornare indietro per vari chilometri o proseguire per rimetterci sulla traccia sperando che sia percorribile? Siamo distrutti. È una strada terribile, le scarpe sembrano pesare quintali tanto è il fango attaccato.

Facciamo un passo indietro: mentre eravamo sulla strada, prima di prendere il sentiero, Marco chiede informazioni per la Chiesa di San Martino. La signora dice di non aver mai sentito parlare di quella chiesa però ipoteticamente potrebbe essere quella che si vede là davanti e ci dà indicazioni. Le indicazioni non c’entrano nulla con la mia traccia GPS. Io e Marco brontoliamo un po’. Marco vuole seguire le indicazioni della vecchietta io quelle del tracciato GPS. Caspiterina, vogliamo andare ad una chiesa che non sappiamo se è quella giusta? E se non è lei poi come torniamo sul tracciato? Non ci sono strade che collegano i due punti. Alla fine decidiamo di seguire la mia traccia… E siamo persi!!!

Con questa premessa, vi lascio solo immaginare il brontolare di Marco mentre siamo persi nel fango circondati da tracce di cinghiali. Santa Anastasia, Santa Apollonia e tutti i santi del paradiso… Marco si lancia nel rosario completo, solo un po’ modificato.

Saranno tre chilometri, forse meno, ma sembriamo non riuscire ad uscire dal pantano. Per fortuna che siamo solo e nessuno ci ha accompagnato! Saremmo stati obbligati a tornare indietro.

Finalmente, sudatissimi e stremati riusciamo ad incrociare la strada asfaltata. Tranquilli, siamo salvi!!! È stata però pesante. Il sentiero sarebbe stato perfetto se non fosse stato per il fango, sentiero percorsi da trattori e mezzi pesanti che hanno completamente distrutto il suolo. Assurdo che vengano segnati sulle mappe come sentieri ed assurdo che vengano tenuti così male.

Mancano circa sei chilometri a Gravanago, tutti di strada asfaltata ma tutti in costante sali e scendi collinare.

Abbiamo finito l’acqua e abbiamo sete. Incrociamo un piccolo borgo di circa 5 case, suoniamo ad una porta per chieder acqua. Ci risponde una signora e quando le spieghiamo dove stiamo andando, ci risponde “ma siete i due del giornale!!!! Ho letto di voi!!!”
Ci fermiamo a chiacchierare un po’ ed anche lei ci conferma che fino a qualche anno fa quei sentieri erano percorribili, ma ora è tutto lasciato andare.

Ripartiamo, manca poco!!! Scendi e poi sali… ecco Gravanago, paesino piccolissimo in cima alla collina.
Stasera siamo ospiti dell’Azienda Agricola Maccarini; siccome è l’unico alloggio del paesino li avevano contattati alcuni giorni prima di partire e quando hanno saputo del nostro progetto ci hanno offerto alloggio presso la loro azienda.

Ora siamo seduti di fronte al camino in attesa della cena: oggi festeggiamo il nostro undicesimo anniversario di matrimonio ❤

E concludo citando le parole che un caro amico oggi ci ha scritto:

Una settimana di cammino
Mille passo
Mille colori
Mille persone
Mille storie
Ma sempre due ❤❤
in cammino!

6 commenti:

  1. BELLONI BATTISTA

    Complimeti e avanti sempre

  2. Giovanna Lupica

    Auguri per il vostro anniversario☺
    Bravi bravi per quello che fate e bravi per lo spirito con cui lo fate☺

  3. Non scoraggiatevi per il fango, sarà un compagno costante del vostro viaggio, ma la voglia di raggiungere la meta vi spingerà a non fermarvi ! Forza, siamo con voi 🤗

  4. Marco basta brontolare!

    Siete grandi,

  5. Auguroni ragazzi un bacio

  6. 👍🏻😘 e fu così che un passo dopo l’altro……

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