Tappa 57: Saint Jean Pied de Port – Roncisvalle (Spagna) (32 km) – (1383 km)

Ieri sera abbiamo avuto una piacevole serata in compagnia di Carletto e Marisa. Siamo tutti sorpresi e sconvolti dal contenuto dello zaino di Carletto, il quale ad un certo punto estrae addirittura una specie di idropulitrice per i denti 😱 Io e Marisa non riusciamo a smettere di ridere quando ci spiega che è un attrezzo che spara aria e acqua sui denti. Fondamentale sul Cammino di Santiago 😂

Ma ancora peggio, le risate diventano contagiose quando scopriamo che sia Carletto che Giuseppe, il ragazzo siciliano, hanno nello zaino un ombrello 😂Almeno Carletto ha un ombrellino piccolo; Giuseppe invece ha proprio un mega-ombrello da pioggia, il cui manico sbuca fuori dallo zaino 😂Temo che sarà oggetto di scherno da parte nostra per giorni 😂

La nottata in ostello non è molto riposante. Siamo una decina, di cui due russatori. Da stasera diventano obbligatori i tappi nelle orecchie se si vuole dormire.

La mattina, a preparare la colazione, troviamo una simpatica signora ottantenne. Gentile e carina; la classica hospitalera 😊
Dopo l’hippy fricchettone, con barbetta a punta e pantaloni buddhisti, che ci ha accolti ieri in malo modo, ecco oggi questa simpatica vecchietta 😊

Partiamo! Siamo tutti belli carichi e pieni di energia.
Noi negli ultimi giorni abbiamo avuto delle tappe impegnative, lunghe e fisicamente stancanti. Abbiamo quindi un po’ di timore che oggi le gambe facciano fatica. Invece, forse grazie alla carica data dalla presenza del gruppo e alla simpatia di Carletto, siamo pieni di energia.
L’idea era di spezzare la tappa SJPDP-Roncisvalle in due, dormendo a Valcarlos. Sono però solo 15 km e raggiungiamo Valcarlos alle 11:30. Se ci fermiamo qui cosa facciamo tutto il giorno? Se proseguiamo per Roncisvalle i cartelli segnano altri 12 km.
Neanche troppi… proseguiamo!!!
Marisa la vediamo bella lanciata, mentre Carletto è un po’ affaticato.
Fino a Valcarlos è stato un costante sali/scendi e nelle salite Carletto fa fatica.

Si riparte per i restanti 12 km.
Peccato che qualche km dopo incrociamo una signora che ci raccomanda di seguire la strada e non prendere i sentieri. Verifichiamo la mappa che ci hanno dato ieri all’Officina del Pellegrino, e anche lì c’è una bella X sui sentieri.
Non ci rendiamo conto che i 12 km indicati sui cartelli sono i km seguendo il sentiero. Seguendo la strada i km sono almeno 6/7 in più 😱E quindi non sono 12 ma almeno 18, forse 19. Tutti in salita!!! Salita, salita, salita!

Il gruppo si divide. Abbiamo passi e ritmi completamente diversi.
Giuseppe ha 25 anni, in forma, fresco al suo primo giorno di Cammino… e va come una scheggia.
Carletto e Marisa hanno un passo più lento e restano parecchio indietro.
Noi abbiamo un nostro passo e non riusciamo a camminare troppo piano. All’inizio proviamo a fare piccole pause per aspettarli di tanto in tanto, ma ci rendiamo conto che stare cinque minuti fermi ci viene troppo freddo, ma soprattutto abbiamo la sensazione che Carletto e Marisa accelerino troppo il passo per raggiungere noi che li stiamo aspettando.
Decidiamo quindi si proseguire al nostro passo e poi aspettarli all’arrivo, così da lasciargli modo di andare calmi al loro ritmo. Ognuno deve fare il Cammino al proprio passo…
È la scelta giusta? Non lo so.

È salita. Definitivamente non è una tappa facile. Capisco perché la definiscono “impegnativa”.

Ogni tanto lanciamo uno sguardo alle spalle o nei tornanti sottostanti per vedere se Carletto e Marisa si vedono. Nulla! Non si vedono!
Siamo comunque tranquilli perché essendo sulla strada passano delle auto, e in caso di necessità c’è modo di chiedere aiuto.

Sarà una premonizione? Chissà…
Fatto sta che una decina di minuti dopo sentiamo arrivare un’auto, rallenta, e chi vediamo comodamente seduto nel sedile posteriore, al caldo e con un mega sorriso? Siii, proprio lui!!! Carletto 😂😂😂😂
Era stanco… e visto che pullman di qui non ne passano, ha tirato fuori il dito e chiesto un passaggio 😂😂😂😂 Non c’è più il CAI di una volta 😂

Chiediamo info su Marisa e ci dice che è un paio di km dietro di noi.
Salutiamo Carletto, un po’ invidiosi del suo posticino caldo in auto, e proseguiamo.

Ormai mancano circa otto km a Roncisvalle, e la strada ancora sale.
Il paesaggio è cambiato. C’è neve a bordo strada; le montagne sono innevate e tutti gli alberi sono coperti di neve ghiacciata. È quasi un peccato dover camminare sulla strada; viene voglia di buttarsi in questi boschi ghiacciati.

Ormai dovrebbe mancare poco… e chi vediamo? Di nuovo Carletto in auto, che torna indietro.
Ha deciso di andare a recuperare Marisa e dare un passaggio anche a lei.

E pochi minuti dopo… ecco davanti a noi e Giuseppe (che abbiamo raggiunto)… il valico di Roncisvalle Abbiamo raggiunto la fine della salita!!

E riecco Carletto in macchina 😂Ha recuperato Marisa, che era 2/3 km dietro di noi.

E qui mi trovate molto combattuta. Non so bene cosa pensare…
Da un lato sono felice che Carletto abbia dato un passaggio a Marisa. Dall’altro mi dispiace, perché ha tolto a Marisa la possibilità di dimostrare a se stessa che ce la poteva fare. Perché c’è l’avrebbe fatta! Eccome che ce la faceva!!! Le mancavano meno di quattro km di salita; ci sarebbero volute altre due ore? Ok! Sarebbero state difficili, ma c’è l’avrebbe fatta!!!
E se proprio non ce la faceva, avrebbe chiesto un passaggio 😊
Ma trovarsi davanti Carletto, ottimo cavaliere, che ti apre la portiera dell’auto, e ti invita a salire… come puoi resistere?
È una tentazione peggiore di quella a cui è stato sottoposto Adamo dopo che Eva gli ha offerto una mela 😂😂😂

Forse Carletto ha fatto la cosa giusta a tentare Marisa 😊
O forse no… chissà…
Quello che mi dispiace è che Marisa non ha potuto provare quell’euforia che ti prende quando arrivi a fine tappa, l’emozione di dire: “Sono arrivata! Ce l’ho fatta!!!

Ma tranquilli… sia Carletto che Marisa avranno modo di rifarsi domani 😂 E se anche domani Carletto chiede un passaggio… lo mandiamo a Santiago in pullman 😂Carletto, Carletto, ti vogliamo bene ❤

E ora siamo qui tutto tranquilli a cena 😊Carletto è in ansia, preoccupato di quello che scriverò stasera nel blog 😂😂😂
Marisa è tranquilla e riposata 😊
Giuseppe ha la sua prima vescica.
E al gruppo si è unita anche una ragazza russa. Il gruppo cresce 😊

5 commenti:

  1. Carletto, Carletto, cosa combini? 😒
    Ci sono ancora le vesciche? Usare tutte le mattine la vasellina sotto i piedi e tra le dita del piede e le vesciche si possono dimenticare.
    hanns (Venezia)

  2. Elisa-Astra-Hotdog

    Bravi ragazzi! Carletto è un grande!
    Perdonatelo se ogni tanto si prend euna licenza poetica…..

  3. marco marchesi

    Avanti tutta!! Complimenti a voi ed un salutone con abbraccio a Carletto.
    Vi invidio e sono dispiaciuto perchè non posso prendermi ferie per raggiungervi ed accompagnarvi. Avete però nello zaino il collare di S. Agostino ed è come se io fossi li con voi.
    Un calorosissimo abbraccio
    Marco
    Ultreja!!!!!

  4. È Ravi i nostri Admins! Hop hop hop forza che c’è ancora strada! Siete tutti bravissimi …eeeee … che tesoro di un Carletto!

  5. Bello questo racconto mi è sembrato di essere lì con voi! Grazie!
    Chissà le risate che vi fate oltre alle fatiche ovviamente. Forza Carletto!!!! Certo che Marisa c’è la può fare… buon cammino x domani e ora…..buon riposo!

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