Questa Riserva Nazionale non fa parte della Greater Patagonian Trail, ma dal momento che ci passiamo proprio davanti decidiamo di fermarci.
Al suo interno c’è una rete di sentieri che permette di attraversare tutto il parco in tre/quattro giorni di cammino. Si costeggiano alcuni vulcani e si attraversano boschi di araucaria millenaria.
Chissà che questa volta riesca anche a trovare e assaggiare i piñones 😉
Abbiamo raccolto un po’ di informazioni su internet e alcune mappe. Siamo pronti per partire.
Un pulmino rurale ci porta all’entrata del parco.
E qui abbiamo un’amara sorpresa. Il ranger di turno ci dice che il sentiero che vogliamo percorrere è chiuso. È consentito l’ingresso solo per fare un piccolo anello di 15 km. Nulla di più.
Noooooo 😢 Noi volevamo fare l’intera traversata del parco.
“Ma perché è stato chiuso?” chiediamo al ranger.
E lui ci spiega che poche settimane fa c’è stato un incendio all’interno del parco, causato dalla trascuratezza della gente. Da allora il sentiero è chiuso e non sanno se è quando verrà riaperto.
Che delusione 😞E adesso?
“Mi spiace” ci dice il ranger. “Quello che potete fare è mettere la tenda qui dietro i nostri uffici. Domani potete lasciare gli zaini in custodia da noi e fare il piccolo circuito consentito”.
“Ma proprio non possiamo fare la traversata?” chiediamo.
“Eh no. Mi spiace” ci risponde.
Andiamo a vedere dove mettere la tenda e intanto io e Marco valutiamo cosa fare. È presto, primo pomeriggio. Potremmo quasi quasi fare adesso il circuito e domani ripartire subito.
Quando decidiamo che è meglio fare così, senza sprecare il pomeriggio, torniamo dai ranger… ma l’ufficio è chiuso per “pausa pranzo”.
Con tanta pazienza ci sediamo sugli scalini in attesa del loro ritorno, per lasciargli gli zaini e registrare la nostra entrata al parco.
Ed ecco che arriva il ranger. Non lo stesso ragazzo di prima, bensì un signore di mezza età.
Gli spieghiamo che ci sarebbe tanto piaciuto fare la traversata del Parco… ma visto che è chiuso… andiamo ora a fare il piccolo circuito.
Lui ci guarda. Osserva scarpe, zaino, gps… e ci dice: “Chi vi ha detto che il sentiero non si può fare?”
“Il ranger che c’era stamattina. Un ragazzo giovane…” rispondiamo noi.
“Ahhh… quelli sono dei tirocinanti” ci risponde. “Il sentiero è chiuso, le investigazioni sull’incendio sono ancora il corso. Ma adesso, provo a fare un po’ di telefonate, sentire il mio capo, e vediamo se possiamo darvi un’autorizzazione speciale per passare 😉”.
Siiiiiii! Incrociamo le dita e restiamo in attesa.
Quando, dopo un po’ di telefonate, il ranger ci dice: “Il sentiero è aperto! Potete fare la traversata”, facciamo un salto di gioia. Siiiiii 😍
Il ranger ci fornisce tutte le informazioni sui sentieri, fonti d’acqua e difficoltà del sentiero. Si raccomanda di chiamarlo o mandargli una mail appena completiamo la traversata, così che sappiano che siamo usciti e tutto va bene.
Ci racconta che alcuni giorni fa due ragazze si sono perse nel Villarrica Traverse e proprio ieri finalmente le hanno ritrovate, dopo tre giorni di ricerche. Quindi, fate attenzione, ci dice 😊
Fantastico! Siamo felice dell’evoluzione della giornata.
Domani si torna a camminare 😉