La mattina presto prendiamo un pullman per il paesino più vicino al confine.
Il programma è quella di raggiungere in autostop San Martin de Los Andes e da lì prendere un bus per Bariloche, da dove partono tutti gli autobus a lunga distanza.
Questo il programma!
Le cose andranno un po’ diversamente 😐
Viaggiare “a dedo” (a dito, ovvero facendo autostop) è cosa relativamente comune in Cile.
Spesso ci sono località non connesse con i mezzi pubblici e sono gli stessi ranger o uffici turistici che ti dicono di andare “a dedo”.
La gente solitamente si ferma e ti dà un passaggio.
Ed è bello fare due chiacchiere e creare nuovi contatti e amicizie con le persone incontrate facendo autostop 😊
Siamo su una strada che porta ad un confine frontalizio relativamente percorso, ma passano pochissime auto, e quelle poche sono piene.
Ci fanno segno che gli dispiace… ma sono piene 😞
Attendiamo un’oretta ed ecco che una coppia di insegnanti di Conception, qui in vacanza, ci da un passaggio fino al confine. Poi loro tornano indietro.
Ci troviamo a dover attraversare confine e dogana a piedi.
Anche questa volta siamo stupefatti dalle strade 😂
Dal lato cileno c’è una perfetta strada di asfalto, ben tenuta e senza buche.
Pochi metri dopo, siamo in Argentina, con un mega cartelli “Benvenuti in Argentina” è una strada di terra battuta piena di sassi e buche 😂
Timbro cileno in uscita sul passaporto e timbro di entrata in Argentina 😊Si prosegue 😊
Da qui sono circa 140 km a San Martin de Los Andes.
Purtroppo troviamo piccoli passaggi di decine di chilometri, che ci portano avanti, ma ci fanno perdere molto tempo per trovare altri passaggi.
Dalla coppia in viaggio di nozze, al gaucho che torna al ranch… verso le 17 raggiungiamo San Martin.
C’è voluto più del previsto, ma ci siamo 😊
Ora, via, il primo bus per Bariloche 😊
Ah ah ah… che illusi!!! 😐
A volte mi chiedo come facciamo a cascare su cose così banali. Eppure!!
Non è la prima volta che ci succede. Anzi… ci è già successo troppe volte. Eppure… continuiamo a ricavarci 😐
È l’equivalente del nostro 15 agosto.
Anzi, peggio! Perché scopriamo che oltre al essere il weekend finale delle ferie c’è addirittura un week-end lungo di 4 giorni per il ponte di carnevale.
Alta stagione, che più alta non si può!
E noi, illusi, pensiamo davvero di trovare posto su un pullman???
Eppure lo sappiamo che qui i posti sui pullman a lunga distanza vanno prenotati, non puoi certo viaggiare in piedi.
Noi invece, in tutta tranquillità entriamo alla stazione dei pullman per prendere i biglietti.
Ovvio! Tutto pieno!!! Per giorni 😐
Quanto meno, quello che non ci manca è la capacità di improvvisazione 😂
Se i pullman sono pieni… proseguiamo in autostop.
Usciamo dal paese, ci mettiamo all’incrocio e prima ancora di togliere lo zaino incontriamo un preside della scuola elementare che sta caricando la spesa in auto e ci chiede dove andiamo 😊
Lui non va fino a Bariloche, ma ci può portare avanti di 70 km e lasciarci a una ventina di km da Villa Langostura.
Va benissimo 😊
Il signore è un gran chiacchierone.
Ci racconta della scuola… delle rivolte Mapuche per riavere i loro terreni… di come prepara la marmellata di rosa canina…
Il tempo vola e ci troviamo nuovamente ad un incrocio nel nulla.
Mentre Marco va a fare pipì io resto sola a fare “dedo” e subito si fermano due ragazze che vedendomi sola vogliono aiutarmi. Appena Marco appare dal “nulla” sono perplesse, ma non importa… “salite”… e si riparte per Villa Langostura 😊
Le due ragazze sono simpaticissime. Una adora il Cile, mentre l’altra odia Cile e cileni. Passiamo mezz’ora a prendere in giro la ragazza dicendole che finirà con lo sposarsi un cileno 😂
“Mai e poi mai!!!” risponde lei categorica 😂
È incredibile questo odio/antipatica tra cileni e argentini.
Sono ormai le otto di sera quando arriviamo a Villa Langostura.
Per oggi ci fermiamo qui.
Bariloche è ancora lontano. Riposiamo e domani vediamo di capire come proseguire.
Sempre più ingenui e illusi 😐
Ma io dico: se i pullman sono pieni, davvero credi che gli alberghi siano vuoti? In una località turistica come questa, in un week-end come questo
Veramente… a posteriori mi chiedo come facciamo ad essere così ingenui certe volte 😐
Eppure… con la massima tranquillità iniziamo a girare alla ricerca di un alloggio.
Il primo ci dice che è pieno. Il secondo/terzo/quarto hanno un cartello fuori dalla porta che dice “No hay lugar” (trad: non abbiamo posti). Il quinto non riusciamo neanche a trovarlo… e via dicendo 😐
Non siamo preoccupati. Però siamo un pochino nella “m@@@@a”.
È più facile in montagna. Lì basta mettere la tenda.
Decidiamo che l’unica è provare a continuare a fare autostop. C’è ancora tantissimo traffico e mancano solo 85 km.
Poi Bariloche è una città immensa. O troviamo alloggio, o un bus a lunga distanza, o passiamo la notte nella sala d’attesa dei pullman, dove ci sono bus che partono e arrivano tutta notte.
A Bariloche però dobbiamo arrivarci.
Le macchine che passano ci fanno segno che girano pochi km dopo o che non hanno spazio.
Quasi tutti ci fanno dei segni per indicarci qualcosa 😊
Alcuni si fermano, ma non arrivano fino a Bariloche.
A quest’ora non possiamo farci lasciare ad un incrocio nel mezzo del nulla.
Dopo un’ora abbondante di attesa, in direzione opposta passa un pick-un… rallenta.. e dal finestrino ci urla: “Tra una mezz’ora io torno e devo rientrare a Bariloche. Se non trovare prima, vi porto io 😊”.
Siiiiii 😀
Ormai c’è buio e inizia a fare freddo.
La mezz’ora è passata e speriamo di vederlo riapparire a breve.
Ed ecco che invece si ferma una macchina, quelle giganti con tre file di posti, guidata da un ragazzo cileno sui trent’anni.
“Noi andiamo a Bariloche” gli diciamo.
“Io devo andare a El Bolson. Credo che sia dopo Bariloche. Ma non ho una mappa e non conosco bene la zona” ci risponde.
“Fino a El Bolson? Fantastico!!! Ancora meglio!! Sono altri 120 km a sud di Bariloche. Veniamo con te” 😂
Il seguito domani… 😂