Un altro temporale ci aspetta, prima di raggiungere Borgo Val di Taro.
Le previsioni meteo annunciano temporali pesanti. Pertanto, anche oggi, scegliamo la variante bassa della Via degli Abati.
Non lo avessimo mai fatto 😱
Alcuni tratti della variante bassa sono in pessime condizioni. Segnato e marcato, ma danneggiato. Alcuni punti sono messi in sicurezza da corde, necessarie per scendere e salire in punti dove ormai il sentiero è completamente sparito a causa delle piogge.
Senza quelle corde sarebbe impossibile scendere (se non usando la mia mitica tecnica di sedermi a terra e lasciarmi scivolare verso il basso😅).
Scesi a fondo valle e guadato il fiume, ecco che bisogna risalire, e anche qui troviamo le corde. Considerate le pioggia di ieri il sentiero è terribilmente scivoloso. Nonostante gli scarponcini, con una suola dal grip spettacolare, il piede scivola all’indietro, e l’unico modo per risalire è usare la forza della braccia per reggersi alle corde.
Attimo di panico quando le corde passano sopra un pezzo di roccia bagnato con fiumiciattolo sottostante.
Marco passa tranquillo, come sempre.
Io non so mai dove mettere i piedi, e un passaggio dopotutto facile diventa una scena ridicola di Laura Avventura (che mi auguro Marco non abbia filmato😅)
Come se tutto ciò non bastasse, Marco ha messo il turbo perché vuole raggiungere Borgo Val di Taro prima del temporale. Ed io inizio a sbuffare e sudare per la fatica di stargli dietro 😅
Per fortuna, ad attenderci a Borgo Val di Taro troviamo Mauro – direttore del corso AT (Accompagnatore Turistico) e GAE (Guida Ambientale Escursionistica) che Marco ha frequentato questo inverno (lo so, non vi avevo ancora detto che ora Marco è una guida, ed anche tecnico nazionale ASI/CONI)- e la moglie Chiara.
La sera Mauro ci delizia con una cenetta spettacolare: assaggiamo la famosa torta di patate e torta d’erbi (è da Mareto che ce ne parlano, ognuno decantando le patate del proprio paesino😅), a seguire pasta fatta in casa con funghi porcini (eh sì, Borgo Val di Taro è famosa in tutta Italia proprio per i suoi funghi, e vi assicuro che sono buoni😋), ed infine stracotto di daino (che dal vivo non ho ancora visto, ma che nel piatto è strepitoso – mi perdonino i lettori vegetariani ❤️).
Anche con Mauro e Chiara gli argomenti di conversazione sono tanti. Le poche ore a disposizione la sera, prima di crollare addormentati, sembrano non bastare mai. Ci sarebbero così tante cose di cui parlare!
Molto interessante e piena di spunti costruttivi anche la chiacchierata con Matteo, consigliere della Regione Emilia-Romagna. Parliamo di turismo sostenibile, di montagna, di Appennini. Ci racconta cosa è stato fatto negli anni e quali sono i progetti per il futuro. Vengono lanciate idee su cui riflettere. Spunti importanti su cosa e come valorizzare i territori dell’Appennino.
Conversazioni che danno speranza che tante cose possano cambiare e migliorare.