Carichi di emozioni ed energia positiva, ci mettiamo a bordo strada per percorrere gli “ultimi” 700 chilometri.
Siamo pronti ad una lunga attesa.
E invece, dopo una decina di minuti, un camionista si ferma e ci porta un centinaio di chilometri oltre, dove la strada si sbivia.
È un signore di origini italiane. I suoi nonni sono emigrati verso l’Argentina durante la guerra.
Cento chilometri sono pochi. Fa in tempo a raccontarci solo un po’ dei suoi figli, ed è già ora di salutarci e proseguire per strade diverse.
Siamo nuovamente nel mezzo del nulla.
Ma nel mezzo del nulla, a bordo strada, vedo un albero di mele. Mi ci lancio senza ritegno e riempio le tasche dello zaino 😂
Sto finendo di sistemare le mele, senza ancora averle assaggiate, che un altro camion si ferma per darci un passaggio.
Ma cosa succede? Va bene essere fortunati, ma questo è quasi eccessivo.
E dove va? A Santiago!!!
Noi dobbiamo scendere circa 800 km prima, ma con lui possiamo arrivare a destinazione, senza altri cambi di passaggi. Incredibile. Non avremmo mai creduto di arrivare a destinazione così rapidamente. E invece…
Quando arriviamo alla frontiera per rientrare in Cile, per evitare problemi, ci fa scendere 500 metri prima. Facciamo le pratiche burocratiche separati e poi ci aspetta all’altro lato della dogana.
E lì c’è un ciclista distrutto. Dice che non ce la fa più. Senza energie.
E il camionista, non avendo posto davanti con noi, carica bici e ciclista nel retro del camion.
Un centinaio di chilometri dopo lo “scarica” e pochi metri dopo raccoglie una ragazza che sta facendo “dedo” a bordo autostrada. E via… carica e scarica, il viaggio prosegue 😂
E dopo circa 36 ore dalla partenza e 1300 km percorsi, eccoci arrivati.
Stanchi ma con un nuovo carico di emozioni.
Pronti per ripartire con il nostro cammino sulle Ande e Parchi cileni 😍