La mattina mi sveglio e ancora mezza assonnata faccio per alzarmi per preparare un caffè, e…
Oh mio Dio, cosa succede? 😱
All’improvviso tutto inizia a ruotare rapidamente intorno a me, rapidissimo e velocissimo.
Inizio a sudare freddo e un fortissimo attacco di nausea mi fa piegare in due e vomitare.
Nel frattempo il mondo ha rallentato, ma continua a girare.
Marco corre preoccupato al mio fianco. Non riesco neanche a spiegargli cosa mi sta succedendo; ho conati di vomito così forti che faccio fatica a respirare.
Pian piano il tutto si calma.
Mi sento cosi sottosopra che non riesco neanche a camminare.
Mi allungo per riprendere il fiato. Sto malissimo.
Intossicazione alimentare? Eppure Marco ha mangiato le stesse cose e sta bene.
Acqua sporca? Eppure abbiamo sempre depurato tutta l’acqua.
Cosa mi succede?
Appena cerco di alzarmi dal letto, tutto il mondo intorno a me inizia a ruotare. Sembra di essere in un frullatore 😰Tutto si muove. Non c’è nulla di fermo.
E ricominciano i conati di vomito.
Non ho nulla nello stomaco da vomitare, ma questi conati a vuoto sono terribili.
Mi manca il fiato e sudo freddo ad ogni attacco.
Non ce la faccio a stare in piedi. Mi devo allungare.
Marco, preoccupatissimo, non sa cosa fare.
Mi prepara una tisana, che due minuti dopo averla bevuta, rimetto.
A volte le coincidenze sono cosi assurde…
Mentre io sono allungata a letto con gli occhi chiusi, unica posizione che mi da un po’ di conforto, Marco vede arrivare un gruppo di tre persone.
Indossano una giacca con il logo “paramedici e soccorso di montagna”.
Sono partiti prestissimo stamattina per fare il trekking andata e ritorno in giornata.
Anche loro sono perplessi da cosa mi sta succedendo, soprattutto dal fatto che non ho febbre.
In compenso loro hanno delle pastiglie per il vomito, che subito prendo.
Proseguono il trekking, con la promessa di rivederci tra qualche ora al loro ritorno.
Una piccola parentesi: ci stiamo portando mezzo chilo di “primo soccorso”, tra bende e farmaci. Abbiamo di tutto, ma NON abbiamo le pastiglie per il vomito 😐
Io intanto riposo, sembra quasi che stia passando.
Ci sono volute tre ore ma mi sento un pochino meglio.
Finché… riprovo ad alzarmi dal letto 😱
E tutto torna a girare vorticosamente. E i conati di vomito riprendono, fregandosene della pastiglia antivomito.
Marco è quasi più pallido di me. Vorrebbe fare qualcosa e aiutarmi, ma non sa cosa fare. È preoccupatissimo, anche se cerca di non farlo vedere.
Nel rifugio mi manca il fiato.
Esco fuori e mi siedo tranquilla su un tronco. E pian piano i capogiro si placano e il tutto sembra passare.
Inizio a stare meglio.
Mi sento debolissima, senza forze. Ma almeno il mondo ha smesso di girare.
E adesso cosa facciamo?
Riposo e vediamo se passa? O torniamo in paese da un medico? Il problema è che la discesa è ripida e scivolosa, e se il mondo inizia a ruotare mentre scendiamo?
Ma del resto, se restiamo qui e vengo assalita da un altro attacco durante la notte?
Abbiamo un’assicurazione per il soccorso ed evacuazione in montagna, ma onestamente sembra eccessivo chiamare i soccorsi che mi vengano a prendere. Soprattutto ora che il mondo ha smesso di girare.
Alla fine decidiamo che la cosa migliore sia scendere. Piano e lentamente, ma raggiungere un ospedale.
Ma di questo vi racconto domani 😘