Arrivati a Villa O’Higgins, ieri sera siamo crollati addormentati per la stanchezza e la tensione della traversata in barca.
Siamo in un posticino carino, pulito, caldo e accogliente, con stufa a legna, letti comodi, lenzuola e coperte morbide, bagno pulito, acqua calda… incredibile come tutte queste cose (che si danno sempre per scontate) non siano per nulla ovvie in queste terre inospitali, selvagge e inabitate.
Villa O’Higgins è un paesino lungo 500 metri, con alcune casette di legno e molte “baracche” di lamiera, scrostate dalle intemperie. Tutto intorno montagne con ghiacciai, laghi e fiumi.
Ricorda un pochino i vecchi villaggi di frontiera del far west. Si respira un’atmosfera estrema, incredibile.
Qui è dove finisce la famosa “Carretera Austral”.
“La Carretera Austral è la strada che attraversa il Cile fino alla Patagonia, voluta dal dittatore Pinochet.
Costruita per scopi militari attraversa regioni altrimenti non raggiungibili se non via mare, si estende per 1.240 km tra paesaggi selvaggi e incontaminati e termina a Villa O’Higgins”.
Termina… o inizia 😜
Tutto dipende dalla direzione in cui si va.
Per noi è un inizio 😊
Angelica e Marcus, i proprietari dell’appoggio dove ci stiamo riposando (Cabañas Ruetas de la Patagonia) sono gentilissimi. Ci forniscono un sacco di informazioni su Villa O’Higgins e sul suo turismo.
Ricorda un po’ El Chalten di nove anni fa, quando il turismo era agli albori, la gente accoglieva i turisti con affetto e non solo per business.
C’è una buona atmosfera qui… “buonaonda”, come dicono in Sud America 😄
Ma adesso? Da Villa O’Higgins?
La sezione successiva della “Greater Patagonian Trail” dovrebbe portarci sulla “Ruta de Los Pioneros”, un sentiero di più di 100 km che collega Villa O’Higgins con Cochrane.
Prima che venisse costruita la Carretera Austral, pionieri e popolazione della Cordigliera avevano solo questo sentiero montagnoso.
I km non sono tantissimi, ma è tutta montagna, con alcuni passi e tanti fiumi da guadare. In media ci vogliono 7/9 giorni di attraversamento.
Abbiamo però un problema 😞 Ha piovuto troppo nelle ultime settimane e temiamo che i fiumi siano troppo pieni per essere guadati.
La cosa peggiore è che il guado più difficile lo incontreremo il penultimo giorno di cammino. Se non riusciamo ad attraversarlo, l’unica via di uscita è girare e ripercorrere il sentiero a rovescio, tornando a Villa O’Higgins.
Significherebbe 16 giorni nel nulla, con relativo cibo per tutti quei giorni.
Siamo titubanti… che facciamo?
Andiamo al CONAF (ente forestale) per chiedere info e consigli. Loro sconsigliano di camminare questo sentiero ora; troppi fiumi e laghi sono esondati. E sembra che le piogge proseguiranno anche nei prossimi giorni 😞
È una stagione “strana”, ci dicono.
Ok. Decidere cosa fare è sempre la parte più difficile.
Andiamo a dormire… e decideremo domani, sperando che la notte porti consiglio 😄