Questa mattina fa freddo. Non è gelato, ma c’è una forte umidità e dopo un po’ il freddo penetra nelle ossa.
Attraversiamo anche oggi tantissimo prati e campi arati; è un continuo salire e scendere da piccole collinette. Sono belli questi spazi estesi nel nulla, anche se dopo un po’ diventano monotoni. Riguardando le foto mi accorgo che si assomigliano tutte, nonostante siano state scattate a km di distanza.
Attraversiamo parecchi paesini, ma sono tutti molto piccoli, senza bar o panettieri. Piccoli gruppi di case a cui è stato dato un nome 😊
A metà strada avremmo voglia di sederci un po’ a riposare… ma anche in questo paesino non c’è nulla. Ci sediamo quindi su una panchina, al freddo, per riposare i piedi. E poco dopo ecco che passa il camioncino del panettiere che passa in questi paesini a vendere il pane… lo blocchiamo e compriamo due “pain au chocolate”. Fantastico 😂adesso siamo seduti su una panchina al freddo a mangiarci delle brioche 😂
Non ci fermiamo troppo perché stando fermi il freddo si fa sentire. Di fronte a noi c’è una casetta illuminata; dentro si vede un camino acceso, un alberello di Natale e una signora al telefono. Mi sento un po’ come la piccola fiammiferaia che sente il calore del camino guardando dalla finestra. Ci rialziamo e stiamo per metterci lo zaino in spalla, quando la porticina della casa si apre e una giovane signora si affaccia e ci chiede “Volete un caffè? Venite un po’ al caldo!!! Vi avrei invitati prima ma ero al telefono 😊”
Se vogliamo un caffè e sederci davanti al camino???? Certo che siiiii 😂
Entriamo e ci fermiamo una mezz’oretta al caldo a chiacchierare con la signora. Si offre anche di prepararci una zuppa calda per pranzo, ma rifiutiamo perché se ci fermiamo oltre non saremmo più in grado di partire e camminare per gli ultimi chilometri. Ma quanto, quanto, è stato apprezzato questo caffè e questa pausa. Un gesto che resterà nel cuore e ci ricorderemo!!! ❤️
Torniamo sul Cammino, carichi per il calore ricevuto. Il Cammino procede sulle collinette e pian piano ci avviciniamo al paese di destinazione.
Dopo l’ennesima salita, con il fiatone, costeggiamo una proprietà tutta recintata da filo spinato e telecamere. Marco, parecchio stanco, in cima alla salita si gira e mi dice “Laura!!! C’è un canguro!!!”
Eh??? Va bene le lepri, i fagiani e i cinghiali!!! Ma un canguro??? Hai le allucinazioni o cosa?😱
Eppure lì davanti c’è uno strano animale… con la coda… e quando ci avviciniamo salta e scappa via. Era davvero un canguro 😱non erano allucinazioni 😱
Ed eccoci a Baziege, fine tappa di oggi. E qui conosciamo Danielle e François, i signori che si sono offerti di ospitarci questa sera. Lui, un signore di 73 anni, è di origini italiane. La mamma era Veneta e il papà Bergamasco. Era felicissimo di poter chiacchierare un po’ in italiano con noi. Telefono anche ad un’amica di 75 anni, anche lei di origini italiane e la invita a cena per conoscerci.
La moglie, l’unica che non parla italiano, ci prepara una deliziosa cenetta. E a tavola ci si lancia in una bellissima conversazione in italiano. Che piacere dopo quasi un mese riuscire a conversare senza problemi. François parla un ottimo italiano, mentre l’amica parla “veneto” 😂Essendo di origine Padovane ha un forte accento e spesso mischia italiano con dialetto. È una bellissima serata!!! Il calore che queste persone, che ci hanno accolto senza neanche sapere chi siamo, è tangibile.
Ci alziamo da tavola tardissimo e appena ficchiamo il cuscino crolliamo addormentati… felici della giornata 😊
Noticina finale: nelle foto vedrete Marco con una coroncina! Questo perché per l’epifania si compra un dolce particolare, al cui interno c’è una fava decorata. Si taglia la torta a fette, e chi nella sua fetta trova la fava è il re della serata 😂😂😂ed è toccato a Marco 😂😂😂
e la foto del canguro???? altrimenti non ci credo…..
che bello trovare queste persone così amichevoli!
Siete troppo forti. Bravi. Avanti tutta!
Vi apprezzo tantissimo!!!