Cammino Mozarabe: Campanario – Magacela – Medellin

Giorno 18 e 19 – Cammino Mozarabe: Campanario – Magacela – Medellin
Km tappa 10 + 26 – km totali 433 – Passi 611.386

La notte si è scatenato nuovamente il finimondo, con piogge e venti violenti. Sembra che il peggio arrivi sempre la notte. Poi la mattina il vento si calma, donando qualche ora di tranquillità.

La tappa odierna dovrebbe essere di 36 km, ma ogni 8/10 km si attraversa un paese, dove eventualmente ci si può fermare nel caso le condizioni meteo dovessero peggiorare.

Decidiamo quindi di partire, spostandoci avanti di qualche km e valutare paese per paese cosa fare.
Raggiunto il paesino di Magacela il vento è tornato ad alzarsi, insieme ad un pioggerellina fitta.
Decidiamo quindi di fermarci nella Casa Rural di Isabel, che fa prezzi scontatissimi per i pellegrini. È una casa accogliente e ben arredata, ma la cosa che più apprezziamo è il tepore delle stanze.
Gli ostelli delle settimane passate sono stati tutti molto belli… ma sono ostelli pensati per le calde giornate estive. Stanze grandi… senza riscaldamento. L’unica fonte di calore è la costante piccola stufetta elettrica che mettono a disposizione dei pellegrini. Purtroppo stare al caldo bisogna stare a meno di un metro dalla stufetta 😂 E per fortuna che c’è la stufetta 😜
Oggi invece, la Casa Rural è perfettamente riscaldata. Una meraviglia. Sentiamo i muscoli sciogliersi dopo una doccia calda e l’ambiente riscaldato.

La mattina salutiamo Isabel e, nonostante ci sia ancora vento e un po’ di pioggia, sembra che il meteo stia migliorando.
Il problema grosso oggi sono i sentieri infangati. Gran parte del percorso è su strada, ma appena ci si immette sui sentieri rovinati dai trattori si cammina nel fango, scivoloso e pericoloso.
Dopo qualche chilometro sul sentiero decidiamo di cambiare strada e, incuranti di allungare il percorso, iniziamo a camminare a bordo strada, pur di evitare i sentieri di fango.

Man mano che ci avviciniamo a Medellin, vediamo sull’alto della collina le rovine del Castello e dell’anfiteatro.
Arrivati in paese scopriamo che Medellin è il paese natale di Hernan Cortes, che ricorderete sicuramente dai libri di scuola come “El Conquistador”, che conquistò l’impero Azteco in Messico.

Vorremmo salire a visitare il Castello, ma scopriamo che purtroppo oggi è chiuso per troppo vento.
Ci limitiamo quindi a osservarlo da lontano… e aspettiamo che la Polizia Locale ci porti le chiavi della palestra, che viene messa a disposizione dei pellegrini per passare la notte ☺
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