Tappa 76: Bercianos del Real Camino – Mansilla de las Mulas (Spagna) (27 km) – (1827 km)

Dopo alcune foto ad una bellissima alba e i saluti a Rosa, ci mettiamo in Cammino.

Biagio (il ragazzo sardo) è partito prestissimo, mentre Guadalupe (l’argentina vegetariana 😱) è ancora tranquilla in stanza a fare stretching e colazione.
Carletto è un giorno avanti a noi e ci aspetta in Leon; quindi anche stamattina partiamo in gruppo solo noi con Titas e Ingrida 😊

I primi km procedono senza problemi, ma dopo un po’ la mamma di Titas inizia a restare indietro e zoppicare. Ci fermiamo in un bar a riposare e ci dice che ha i piedi in fiamme. Non riesce più ad appoggiarli 😱
Le proponiamo di prendere un bus… peccato che quando ci informiamo ci dicono che il pullman qui passa solo tre giorni a settimana. Oggi niente pullman.
Le suggeriamo quindi di fare autostop, ma alla sola idea impallidisce di paura. Considera la cosa molto pericolosa e assolutamente non se la sente di salire in auto con degli sconosciuti. Preferisce camminare… e purtroppo non ci sono molte altre alternative. Peccato che manchino ancora 19 km a destinazione.

Ripartiamo, e senza lamentarsi Ingrida cammina. Ieri abbiamo visto i suoi piedi e sono davvero in una condizione terribile. La foto di dieci giorni fa è nulla rispetto alla situazione attuale. Appena una vescica inizia a guarire se ne formano altre. Titas le medica i piedi tutte le sere, ma non basta. La situazione è troppo degenerata; abbiamo paura che possa addirittura partire un’infezione.
Mi chiedo dove trovi la forza di camminare senza lamentarsi.

Altri km e finalmente una panchina. Ingrida è a pezzi e mancano ancora tanti km.
Per fortuna il sentiero costeggia una stradina secondaria, poco trafficata, dove all’improvviso in lontananza vediamo arrivare un auto; chiediamo a Ingrida se vuole che proviamo a fermarla e chiedere di portarla un po’ avanti. È così sofferente che il dolore ha il sopravvento sulla paura e dice di sì, va bene fare autostop.
La macchina si ferma; è un signore anziano che abita a pochi km da qui e dice che la può portare avanti di 4/5 km.
La vedo così agitata, che d’istinto propongo ad Ingrida di salire in auto con lei; e subito la vedo più serena 😊
Il problema è che Ingrida non parla né spagnolo né inglese, mentre il figlio parla inglese benissimo, ma non lo spagnolo. E qui in Spagna, pochissimi parlano inglese 😱Insomma… un casino 😱

E via… in macchina spiego al signore il problema di Ingrida. E lui gentilissimo, anziché portarci avanti di soli 4/5 km ci porta fino al paese di destinazione, direttamente davanti al centro medico.

Dottore e infermiera, che ovviamente non parlano inglese, controllano e medicano i piedi di Ingrida. Anche loro sono preoccupati per un’eventuale infezione… riposo per 4/5 giorni e domani andare da un medico a Leon per una nuova medicazione.

Nel frattempo Marco e Titas stanno camminando.
Quando arrivano ci raccontano che il Cammino è stato noioso e monotono. Unica nota allegra e bella della loro giornata è stata la pausa caffè all’ Elvis Bar. Un posto stranissimo, pieno di scritte sui muri esterni ed esterni, con un tipo fuori di testa 😂
A quanto pare, quando hanno chiesto un caffè, il Signor Elvis ha dovuto far passare 5 tazzine prima di trovarne una abbastanza pulita da usare 😂😂
E poi, siccome erano i primi pellegrini del 2017, ha regalato a Marco un portachiavi rotto… ma molto bello. All’esterno ha la forma di una conchiglia e dentro l’immagine della croce dì Santiago.
Marco e Titas sembrano entusiasti di questo incontro 😊

Nel frattempo in ostello arrivano Biagio, Guadalupe e altri simpatici pellegrini.
Siccome non c’è la cucina, usciamo tutti insieme per mangiare un hamburger 🍔E che hamburger 😂guardate le foto 😂

E ora, pieni e rilassati stanno già tutti dormendo e russando 😂

3 commenti:

  1. adelante amici miei ^_^

  2. Sinin si chiama il signore del Bar! è un hippie strampalato ma adorabile 🙂

  3. Buon riposo.

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