Tappa 41: St Jean de la Blaquiere – Lunas (Francia) (30 km) – (959 km)

Grazie 1 Gennaio 2017: ci siamo presi una giornata di riposo a Castres 😊 Oggi niente cammino 😊

Riprendiamo il diario di viaggio, raccontando come è andato il Cammino ieri, 31 dicembre.

La notte abbiamo dormito piuttosto male. Per fortuna la mattina siamo riusciti a farci un caffè e recuperare del pane nell’unico piccolo panettiere aperto del paese. Purtroppo in questi paesini persi tra le colline in inverno è tutto chiuso. Ieri sera avevamo una cucina a disposizione… peccato che non c’era nessun posto dove comprare cibo. L’unica cosa che abbiamo trovato è stata una lattina di cibo pronto da scaldare. Meglio che saltare la cena 😂

E la mattina si parte. Purtroppo non avendo trovato dove dormire, ieri abbiamo prenotato l’unico posto aperto, ma è a due tappe di distanza. Troppo da fare in un giorno. Seguiamo quindi i suggerimenti del Comune e chiediamo un passaggio per farci portare un po’ oltre sulla strada, dove riprendere il cammino saltando alcuni km di strada e rendendo quindi fattibile la tappa.
È fastidioso, ma non c’è altra soluzione, se non dormire all’aperto. Situazione per vorremmo evitare 😂

Ed eccoci sul Cammino. I primi dieci chilometri sono in mezzo ai boschi, su piccoli sentieri. Anche oggi il Cammino è un costante sali/scendi, ma leggero, non troppo faticoso. Finalmente usciamo dal sentiero, attraversiamo una stradina deserta e stiamo per immetterci su un nuovo sentiero, molto largo, usato dalle guardie forestali, quando ecco arrivare una jeep piena di cacciatori 😱che ci avvisa che stanno facendo una battuta di caccia al cinghiale. Oddio, nooo!!! Ancora la caccia? Eh si.. sabato e domenica sono giornate di caccia qui!!!

E adesso? Guardiamo la mappa per cercare una strada alternativa, ma non ce ne sono! Siamo nel mezzo del nulla. La stradina che abbiamo appena attraversato porta in direzioni completamente diverse dalla nostra. Non c’è via di uscita da qui. O torniamo indietro o andiamo avanti. Ci aspettano altri dieci chilometri abbondanti di montagna prima di incrociare un’altra strada e l’unico sentiero è questo. Caccia o no… bisogna seguire il sentiero.

La cosa positiva è che si tratta di una battuta di caccia ben organizzata. Tutti i cacciatori con giubbottino arancione, radio, sentiero molto largo e visibile. Chiediamo di comunicare via radio il fatto che stiamo per passare e quindi fare attenzione. Mentre camminiamo continuiamo a incontrare cacciatori, sul sentiero anche alcuni piccoli cinghiali abbattuti, e di tanto in tanto i cani che abbaiano e i cinghialini che grugniscono… e poi gli spari.

Non sono ore di cammino sereno con questi spari a breve distanza, ma per fortuna siamo ben visibili su questo sentiero che in realtà è una strada del servizio forestale. I problemi iniziano un paio di ore dopo, quando le tracce del Cammino ci fanno abbandonare il sentiero principale per immetterci in un sentierino nel bosco.
Ormai siamo lontani dalla battuta di caccia al cinghiale, abbiamo scollinato e stiamo scendendo a valle. Ed ecco che qui iniziano altri spari… al cinghiale? alla lepre? agli uccelli? O potrebbe anche esserci un poligono tanto gli spari sono frequenti e ravvicinati. Comunque sia, una bella giornata di Cammino di montagna è rovinato dalla caccia. Camminiamo veloci per arrivare il prima possibile alla strada.

Ed ecco la strada… e via verso Lunas, il paesino dove abbiamo trovato alloggio per la notte.

Arrivati a destinazione ci troviamo davanti un altro grosso problema. In paese è già tutto chiuso. In realtà c’è solo un supermercato e due panettieri, ma riapriranno martedì. Il signore che ci da alloggio dice che può farci qualcosa per cena, ma domani non c’è modo di avere cibo. Ma soprattutto… dove dormiamo domani? Ci siamo infilati in un tunnel dove attraversiamo paesini piccolissimi, senza nulla tra un paese e l’altro, senza nulla nei dintorni. Il gestore dell’alloggio prova ad aiutarci nel trovare alloggio per i prossimi giorni, ma è tutto chiuso, o per l’inverno o per le feste. Non c’è nulla per dormire nelle prossime tre tappe 😱

Abbiamo sbagliato. Avremmo dovuto fermarci a Montpellier per le vacanze di fine anno; abbiamo sottovalutato la situazione e ora siamo in una situazione difficile. Valutiamo di fermarci qui fino al tre gennaio, ma il gestore ce lo sconsiglia, perché avremmo il problema di dove mangiare.
E adesso?

“Andate a Castres, la prima città grande nella zona. Lì trovate di sicuro qualcosa di aperto”, suggerisce il gestore. “Se partite adesso in qualche modo ci arrivate per sera. Mettetevi su quella strada e cercate qualcuno che vi dia un passaggio”.
Gentilissimo e disponibilissimo, ci prepara un foglietto con tutte le indicazioni dei paesini e delle direzioni.

A bordo strada, dito fuori, ecco che si ferma la prima auto e ci porta al paesino successivo. E da lì, grazie ad altri cinque passaggi, eccoci in centro Castres.
C’è da dire che in quanto a passaggi in Francia sono gentilissimi e disponibilissimi. Fossimo stati in Italia temo saremmo ancora lì ad aspettare il primo passaggio 😂 Invece tra un passaggio e l’altro non abbiamo mai aspettato più di cinque minuti.

E in centro Castres troviamo subito un posto dove mangiare e un hotel dove dormire e dove siamo fermi anche oggi.

Domani? Non lo so… ci penseremo!!! Oggi siamo troppo stanchi e provati per pensarci 😊

…e per finire BUON ANNO A TUTTI ❤️❤️❤️

Noi alle ore 00:00 tra il 2016 e il 2017 dormivamo sereni ❤️

 

 

3 commenti:

  1. Zebry-Zebretto & Mamma Sibilla.

    Forza e coraggio Admini e state lontani dal calibro 12″ che fa parecchio male.

  2. buon anno e buon cammino cuori in cammino

  3. Elisa-Astra-Hotdog

    Che avventura ragazzi…tra cacciatori e spari è giusto che siate riusciti ad eliminare almeno i botti di fine anno!
    Confesso: io, perennemente insonne alle 24 dormivo e non ho sentito niente!
    Buon Anno e Buona Passeggiata.

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