Rifugio El Bolson

Dopo aver lasciato la bellissima laguna, ci troviamo di fronte un’altra discesa massacrante. È solo un chilometro, a zig-zag, su rocce, che di colpo ci fa abbassare di quasi 700 metri di altezza. Rapido, ma che fatica 😂

E finalmente, dopo vari chilometri relativamente pianeggianti, raggiungiamo il Refugio El Bolson.
Siamo entrati nei confini del “Parco Nazionale Radal Siete Tazas” e questa è una delle zone abilitate al campeggio.
Il rifugio sarebbe la casetta del guardaparque che in estate è sempre qui. Ma ora, in bassa stagione, non c’è nessuno.
Siamo soli. E fortunatamente il rifugio è aperto.

Dietro il rifugio spicca il “Colmillo del Diablo” (trad: Zanna del Diavolo), una formazione rocciosa appuntita.
E, a pochi passi dal rifugio, una mappa celeste con le costellazioni.
Solo guardandola mi torna in mente la meraviglia del cielo stellato delle scorse notti e la via lattea.

Considerato le pessime previsioni meteo notturne decidiamo di mettere i materassini dentro il rifugio e dormire per terra, senza montare la tenda fuori.
E per fortuna 😱
La notte si scatena un “temporalone” imperiale. Un vento fortissimo che fa sbattere e tremare la lamiera sul tetto del rifugio. E alcuni scrosci fortissimi di pioggia.
Dormiamo poco, ma almeno abbiamo un tetto solido sulla testa 😉

E, la mattina, come se nulla fosse successo, il sole splende in cielo.

Gli ultimi chilometri che ci separano dall’uscita del parco nazionale sono facili e pianeggianti. Si cammina all’ombra di un bosco.
I colori autunnali stanno prendendo il sopravvento. Le foglie iniziano a cadere e il sentiero è coperto da un manto di foglie rossicce.

Ci rendiamo conto che l’autunno è arrivato e che la stagione per il trekking sulle Ande è ormai finita. Nonostante le belle giornate, la notte fa freddo e la neve sta coprendo tutto.
Il nostro cammino sulla Greater Patagonian Trail sta per finire. Oggi potrebbe essere il nostro ultimo giorno di cammino.

Finalmente raggiungiamo i limiti del parco, dove il sentiero incrocia una strada di terra battuta.
È finita! La traversata del Sendero del Condor è conclusa 😉

Ma il nostro camminare no 😂
Perché anche se siamo su una strada, qui non ci sono autobus e tanto meno auto. Siamo ancora soli.
Non abbiamo alternative se non camminare altri 4/5 chilometri fino alle cascate del Siete Tazas e sperare di incontrare qualche turista che ci dia un passaggio fino alla città 😘

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