Laghi, fiumi e guadi

La mattina ci svegliamo con la pioggia.

Non è forte, ma costante. Aspettiamo che smetta per poter smontare la tenda, ma per quanto in lontananza si veda il cielo blu, da noi continua a piovere.

È solo questione di pazienza. Finalmente verso le undici la pioggia smette e possiamo iniziare la tappa odierna.

I primi chilometri camminiamo nel letto di un fiume, continuando ad attraversare rami dello stesso fiume che scende dal ghiacciaio.
Passiamo ore con i piedi in acqua. Per fortuna il livello non supera mai il ginocchio.

Finalmente il sentiero abbandona il letto del fiume ed inizia a salire verso la montagna. Una salita particolarmente ripida, ma dura solo una mezz’oretta.
E quando arriviamo al passo ci si apre una spettacolare vista della vallata all’altro lato.
La vista dall’alto di un incredibile lago blu, circondato dalle montagne. In lontananza si vede un ghiacciaio, con fiumi che scendono nella vallata.
Colori incredibili e paesaggio così selvaggio e primitivo da togliere il fiato.

Dopo la salita, arriva la discesa. Ripida e molto scivolosa, con tantissime rocce che rendono la discesa particolarmente difficile.

Arrivati alla base del lago, abbiamo una brutta sorpresa: il fiume che entra nel lago è terribilmente alto.
Cerchiamo il punto più basso per attraversare, ma è alta ovunque. Inoltre l’acqua è piena di sedimento e non si vede il fondo. Con i bastoncini da trekking sondiamo la profondità. È alta 😱
Però la corrente non sembra così forte.

Ci rimettiamo in posizione “barriera” per poter procedere tutti e tre uniti e attraversare il fiume con maggior sicurezza.

Appena entriamo l’acqua arriva a metà coscia, ma pochi passi dopo ecco che il livello sale e l’acqua ci arriva alla vita. Per fortuna sono solo pochi metri, e l’acqua torna alla coscia. Non è facile avanzare in un fiume così alto con la corrente.
Felipe ci dice che lui da solo non lo avrebbe potuto attraversare; è troppo alto per una persona sola.
Al tempo stesso credo che io e Marco non saremmo riusciti ad attraversato da soli. Facile che saremmo tornati indietro.
Essendo in tre siamo riusciti a fare una buona barriera contro l’acqua. Certo, siamo bagnati fino alla vita, ma abbiamo attraversato 😊

Ma le sorprese non sono finite!! Il fiume si dirama in tantissimi rami. Non profondi come il primo, ma con maggior corrente.

Dopo altri quattro guadi, finalmente siamo fuori dal fiume… e finalmente possiamo guardare il paesaggio che ci circonda. Siamo in una vallata. Davanti a noi due montagne con ghiacciaio, e tutto intorno alla vallata… montagne. Solo montagne. Tutto intorno a noi. Incredibile 😍

Non so neppure come spiegare la sensazione di essere qui, completamente circondati da questa natura.
Questo paesaggio è esattamente come uno si immagina il pianeta “terra” appena nato, in fase primordiale. Montagne, fiumi che scendono dalle montagne, ghiacciai, laghi cristallini… è una cosa incredibile! Magnifica! 😍

Poco dopo, quando raggiungiamo il rifugio, abbiamo la piacevole sorpresa di scoprire che c’è un rifugio vero e proprio. Una casetta di legno con tavoli, sedie, e un camino.
Marco accende un fantastico fuoco e mettiamo i pantaloni ad asciugare.
Per oggi la nostra tappa finisce qui.
Non abbiamo fatto molti chilometri, ma la difficoltà dei fiumi non è poca e siamo stanchi 😘

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