L’Argentina che ricordavo e di cui mi ero innamorata

Quando il minivan bianco si ferma e ci offre un passaggio, vado in modalità “sceneggiatura di un film”. Un sacco di pensieri assurdi si accavallano nella mente. Cerco di mettere insieme i pensieri in modo logico, ma restsno solo immagini fotografiche. Quando la signora scende per aprirci la porta del minivan, l’ immagine è di una donna cicciottella, un po’ sconvolta, con i capelli terribilmente arruffati, un pancione grassissimo, maglietta e pantaloni attillati. E il perizoma in bella vista, in alto, con i pantaloni bassissimi e tutti i rotolini di grasso che strabordano. “Emmm… ti si vede il perizoma” vorrei…

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Verso Nord… “a dedo”

Dobbiamo percorrere a rovescio i 1000 e più chilometri fatti due settimane fa, per tornare a nord e riprendere il nostro cammino verso Santiago. Valutiamo di andare con un ferry, ma i prezzi sono altissimi. Idem con i bus. E poi, diciamoci la verità, ci divertiamo a viaggiare “a dedo” 😊 Ti lascia maggior libertà e ti permette di conoscere persone, a volte interessanti, a volte strane. Ma comunque meglio che passare 28 ore seduti in un bus, senza muoverti. Certo, a volte ci vuole un po’ di pazienza. Ma noi non abbiamo fretta 😉 Già preparati a dover aspettare…

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Le “poste” cilene e le “cose” inutili

Varie settimane fa abbiamo lasciato a Villa O’Higgins un pacchetto con attrezzatura inutile. Tra le cose inutili: – un MacBook Air: “fondamentale” per sincronizzare il Garmin e caricare nuove tracce GPS. Non se può fare a meno!!! Va portato!!! Peccato che noi le tracce le avevamo già caricate tutte prima di partire e ora il Mac non serve proprio a niente 😐 – una tarp: “fondamentale” come sostituto o integrazione della tenda. Per avere uno spazio protettivo aggiuntivo in caso di pioggia e mille altre cose. Mille altre cose? Per esempio? Non lo so 😂Perché dopo sei settimane ancora non…

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In sogno con Jan Dudeck

Mi sono svegliata stamattina con un pensiero radicato in testa: “ricordati il sogno di questa notte – ricordati il sogno di questa notte – ricordati il sogno di questa notte “😱 Sono su un sentiero di montagna vicino ad un rifugio vecchio ed abbandonato. Con noi c’è Jan Dudeck, il creatore della Greater Patagonian Trail. Siamo seduti su una panca di legno tutta traballante e Jan Dudeck mi chiede: “Allora, dopo tre mesi, cosa ne pensi della Greater Patagonian Trail, rispetto alle aspettative che avevi?” Nel sogno parto con un monologo assurdo, per risponde alla domanda 😱. E mentre con…

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Ritorno alla civiltà

Dopo una giornata di relax in riva al lago, la mattina ci svegliamo piacevolmente riposati… con nuvoloni neri e pioggia 😱 In realtà il cielo è diviso in due: blu con nuvoloni bianchi da un lato, nero carico di pioggia dall’altro. Approfittiamo di un’attimo di pausa della pioggia per chiudere tenda e zaino, fare colazione, e metterci in cammino prima che i nuvoloni neri giungano sopra di noi. La traccia GPS dice che mancano solo otto chilometri all’uscita del parco nazionale. Quello che non ci dice è che quegli otto chilometri sono tremendi. Si comincia a salire, per poi ridiscendendere…

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Riposo al Lago Cochrane

Sia noi che Nate e Lulu siamo stanchi. È stata una settimana intensa, con tante ore di cammino faticoso, sentieri difficili, guadi impegnativi, tracce poco marcate o quasi inesistenti. Alcuni giorni abbiamo fatto molti piu’ chilometri di quanto avessimo pianificato, a causa della mancanza di luoghi dove campeggiare. Insomma, abbiamo accumulato tanta stanchezza. Sia fisica che mentale. La zona dove abbiamo messo la tenda ieri sera è spettacolare. In riva al lago, con terreno in parte soleggiato e in parte ombreggiato, una bella spiaggetta con un pontile abbandonato. Abbiamo dormito più di dodici ore, e ne vorremmo dormire altre dodici.…

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Verso la Reserva Tamango

La mattina ci svegliamo stanchissimi. Completamente senza energie. Abbiamo dormito dodici ore e ne vorremmo dormire altre dodici. Distrutti 😐 Non so se è la stanchezza accumulata da giorni di trekking in montagna, la mancanza di caffeina, o un deficit calorico. Non lo so. Fatto sta che le energie non ci sono. Ieri sera abbiamo conosciuto una coppia di americani, Nate e Lulu, che stanno per percorrere questo pezzo di traversata. E stamattima ci incontriamo nuovamente sul sentiero 😊 È una partenza in salita, per vari chilometri, e tutti e quattro abbiamo il fiatone 😂 Qui al Parque Patagonia c’è…

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Parque Patagonia

Con la tappa di oggi dovremmo concludere la traversata del Parque Jeinimeni e raggiungere l’area di Conservation Patagonia, da cui si prosegue poi con la traversata della Reserva Tamango verso Cochrane. Sono solo una decina di chilometri. Ci alziamo con calma. Facciamo colazione e partiamo felici di sapere che oggi non ci sono fiumi da attraversare 😂 Il sentiero costeggia il fiume, ma dal momento che il fiume viene incanalato in un canyon, per noi è un costante salire e scendere. Il paesaggio della vallata in cui siamo è bellissimo. Lo sguardo si perde per chilometri e chilometri 😍 Dobbiamo…

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Fiumi… fiumi… e ancora fiumi 😱

La notte piove ancora. La mattina ci rintaniamo nel piccolo rifugio per fare colazione e aspettare che la pioggia smetta. Il cielo è coperto con grossi nuvoloni, ma solo poche goccioline di pioggia. Decidiamo di partire. Dalle montagne di roccia scendono piccoli fiumiciattoli e cascatelle di acqua che la sera prima non c’erano. Con le nuvole e il vento il paesaggio sembra ancora più remoto e selvaggio. Ieri sera al rifugio è arrivato un altro ragazzo cileno, Andres, un po’ fuori di testa 😱Ha attraversato i fiumi da solo. E oggi vuole fare una deviazione e attraversare i ghiacciai. Senza…

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Laghi, fiumi e guadi

La mattina ci svegliamo con la pioggia. Non è forte, ma costante. Aspettiamo che smetta per poter smontare la tenda, ma per quanto in lontananza si veda il cielo blu, da noi continua a piovere. È solo questione di pazienza. Finalmente verso le undici la pioggia smette e possiamo iniziare la tappa odierna. I primi chilometri camminiamo nel letto di un fiume, continuando ad attraversare rami dello stesso fiume che scende dal ghiacciaio. Passiamo ore con i piedi in acqua. Per fortuna il livello non supera mai il ginocchio. Finalmente il sentiero abbandona il letto del fiume ed inizia a…

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